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CARRIERA ALIAS

carriera alias silvana de mari Aug 02, 2023

di Silvana De Mari

Il giornale Corriere di Chieri ci ha trionfalmente informato che c’è uno studente del liceo che ha intrapreso la Carriera Alias. Carriera è una bella parola, secondo il dizionario indica la via scelta e il progresso compiuto, da un punto di vista sociale ed economico, nel campo di un’attività gerarchicamente organizzata, ma indica anche la più veloce tra le andature del cavallo, da cui la maniera di dire “ di gran carriera”. La parola carriera quindi dovrebbe indicare qualcosa di forte e positivo, fa venire in mente qualcosa di forte e positivo, e invece è usata per indicare persone talmente confuse da non sapere di che sesso sono. Non esiste nessun genere separato dal sesso biologico. Si tratta di un’ideologia  di parole, di carta. Il genere è solo di carta, un documento con sopra delle parole. In questa cosiddetta carriera una persona che si dichiara trans, senza nessuna diagnosi di disforia di genere, può obbligare tutti a mentire, cioè a chiamarlo con un nome che non è il suo, e con pronomi che non hanno senso per il suo sesso. Tutto questo è un danno grave per queste persone. Mentire allontana queste persone dalla possibilità di riconciliarsi con il loro corpo, è sbagliato, non esiste una menzogna  benevola. Chiunque menta commette una colpa e fa un danno.

La Carriera Alias è un protocollo che dà la possibilità di comparire nella burocrazia interna di un ente con il nome che corrisponde alla propria identità di genere, anche se diverso da quello anagrafico.  Giacomo Zamperini, di Fratelli d’Italia, ha presentato una mozione che vuole annullare il regolamento delle carriere alias. Prendiamo atto che esiste un peggio e un meno peggio.  Per questo è importante andare a votare. Fratelli d’Italia cercherà di far disapplicare la procedura che permette alle persone transessuali di usare in classe il nome scelto  invece di quello anagrafico e chiede di contrastare con azioni concrete ogni tipo di illecito da parte delle scuole e delle associazioni che aderiscono alle carriere alias, nel rispetto delle leggi vigenti. Il Movimento 5 stelle della Lombardia ha chiesto il ritiro della mozione dichiarandola “vergognosa”. La Consigliera Paola Pizzighini ha accusato il partito di Giorgia Meloni di approfittare della chiusura delle scuole per “portare avanti una mozione infame”. L’Unione degli universitari definisce la proposta del Consigliere Zamperini “disgustosa e sbagliata” perché la Carriera Alias è un diritto fondamentale, funzionale all’inclusione e al diritto allo studio. Marta Andreoletti, coordinatrice Udu Milano, accusa i consiglieri di Fratelli d’Italia di disinformazione poiché non solo l’Università di Milano, ma tutti gli Atenei pubblici della Lombardia hanno attivato la Carriera Alias. Andate a votare per evitare che la follia travolga il mondo. Nessuno nasce nel corpo sbagliato: la nostra mente è incarnata nel nostro corpo, tutte le nostre cellule hanno il genotipo XX XY. Alcune persone nascono con un sesso non determinato, sono definiti intersessuali così come altre persone nascono con un numero di arti alterato. Si tratta  di patologie.

Le persone cosiddette “trans” sono persone perfettamente sane, appartengono al loro sesso genetico sia da un punto di vista anatomico che endocrinologico. Il sesso fa parte della realtà. Non riconoscere il proprio sesso è una patologia dissociativa. La cosiddetta transizione moltiplica il rischio di suicidio per venti. Una dissociazione dalla realtà, quella del corpo, l’ha anche la ragazzina che soffre di anoressia: se la persona che si dichiara del sesso opposto ha diritto, a spese dello Stato, delle costosissime cure che lo castrino, lo condannino al dolore e aumentino il suo rischio di suicidio, le statistiche al riguardo sono inoppugnabili, perché la ragazzina che soffre di anoressia non deve avere diritto alla chirurgia bariatrica che la aiuti a coronare il sogno della sua vita che è  pesare 18 Kg e morire di fame?  Perché la medicina dice di non nuocere, non  di fare quello che desidera il paziente. Le persone che hanno subito la transizione sono persone malate, affette da patologie perineali, modificazioni endocrinologiche, decalcificazione dello scheletro, aumento del rischio di suicidio.

I cosiddetti “Trans”  appartengono a tre categorie: le persone che soffrono di disforia di genere, non sono riusciti a identificarsi con il proprio sesso  a causa di una serie di motivi legati a disfunzioni familiari o a causa di patologie psichiatriche, come l’autismo e la schizofrenia. Quando la cosiddetta disforia di genere è presente in bambini, si risolve da sola in adolescenza in più del 90% dei casi. Bloccare la pubertà è un crimine.

Gli affetti da disturbo isterico di personalità con tendenza ad imitare: nel momento in cui in una classe, nella società, in un film noi facciamo vedere un certo comportamento, suicidio, automutilazione, disturbo alimentare, disturbo anche autolesionistico, gli isterici tenderanno ad imitarlo. Questo è il motivo per cui la disforia di genere aumenta in maniera esponenziale quando se ne parla, quando libri per bambini e testi scolastici inventano che il genere e il sesso sono separati, esattamente come si sono suicidati in massa dopo l’uscita de I dolori del giovane Werther e si sparano in testa quando ritrasmettono Il Cacciatore.

Truffatori: uomini che si dichiarano donne per vincere competizioni sportive, carcerati che accedono alle prigioni femminili per compiere stupri.

Grazie alla modifica del concetto di “salute” che, da assenza di malattia, ha assunto il significato di stato di benessere una persona di sesso maschile può dichiarare di sentirsi “ Giancarla” senza una diagnosi, neanche di disforia di genere e imporre di esser chiamata così all’interno della scuola. Chi non si adegua viene redarguito o punito. Una persona che ha questa dissociazione dalla realtà, o finge di averla, tiene tutti in pugno.

Due libri imperdibili sull’argomento sono “Guerra del gender” di Dale O’Learty che spiega come tutto questo è stato pianificato dalle élites fino dal 1994 con una serie di congressi  il cui costo di iscrizione si aggira sui quarantamila dollari, in cui un numero esiguo di “esperti” sono diventati il Verbo. Congressi sconosciuti ai più, come quello di Pechino, del Cairo, di Giacarta, tra i cui finanziatori troviamo la Open Society di Soros e la Rotshild Foundation, hanno  imposto tramite l’ONU e l’UE le teorie del Gender.

L’altro libro è “Paper Genders. Il mito del cambiamento di sesso” di Walt Heyer, un ex trans a cui era stato detto che dopo la sua trasformazione in donna avrebbe trovato il suo equilibrio. Heyer si è reso conto di essere  stato ingannato e ha avuto il coraggio di tornare indietro, non del tutto purtroppo poiché la castrazione non è reversibile. La vita dolente e la disperazione degli ex trans dovrebbe essere raccontata nelle scuole. Un pulcino castrato diventa un cappone, non una gallina. Soren Aldaco è una donna con depressione e autismo che ha pensato, ma forse il termine corretto è stata convinta, di voler essere un uomo. Nessuno ha proposto la terapia corretta, una terapia psicologica, le hanno amputato le mammelle sane, il suo torace è sfigurato, il suo rischio di cancro è moltiplicato dagli assurdi ormoni che le hanno dato. Ora ha denunciato i medici che hanno fatto questo scempio, ci auguriamo che tutti gli uomini e le donne castrati e con le vite distrutte seguano il suo esempio, e pretendiamo che questi interventi che sono “scelte” e scelte spesso rimpiante non siano finanziati dallo stato. Chiediamo in nome di tutto il dolore di queste persone che si levi la buffonata alias dalle scuole. Se a un bambino viene bloccata la pubertà, il suo pene i suoi testicoli non crescono. Una volta raggiunta l’adolescenza sarà un maschio assolutamente inadeguato. Impossibile a questo punto essere maschio. Il fatto che i testicoli siano rimasti infantili fa sì che lo scroto non sia abbastanza grande da fornire sufficiente tessuto per foderare la cavità artificiale chiamata ampollosamente neo vagina. Occorre quindi ricorrere all’intestino e queste neo vagine hanno odore sgradevole. Non abbiamo di fronte una donna, ma un maschio castrato con una apertura nel perineo di odore sgradevole, apertura che l’organismo interpreta correttamente come una ferita, qualcosa che non doveva esserci, e cerca disperatamente di cicatrizzare. Il rischio di suicidio si moltiplica per venti, eppure questi folli interventi continuano a essere eseguiti.

Difendiamo la verità fino alla morte o la menzogna ci ucciderà.

Le persone  delle foto sono bambini maschi.

 

 

 

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