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"Certo, questi fascisti... se non ci fossero, bisognerebbe inventarli" di Stefano Burbi

politica nazionale Jul 23, 2022

"Certo, questi fascisti... se non ci fossero, bisognerebbe inventarli", avranno sicuramente pensato alcuni esponenti di questo governo. Telegiornali e trasmissioni televisive di approfondimento delle notizie, testate nazionali, quasi senza eccezioni, hanno associato malignamente coloro che protestavano giustamente e pacificamente contro la deriva della misura del lasciapassare sanitario verde alle solite frange fasciste.
C'è da chiedersi, però, perché uno dei fermati fosse evaso dagli arresti domiciliari e la polizia, così solerte contro i runners solitari ed i pensionati sulle panchine in periodo di lockdown non lo abbia intercettato prima.
Il prossimo 16 ottobre, la CGIL ha dichiarato di voler scendere in piazza. Ma contro chi? Contro gli 8 milioni di lavoratori che hanno legittimamente scelto di non vaccinarsi e che saranno costretti a cedere o a pagare tre tamponi alla settimana, ammesso che riescano a trovare posto nelle strutture che offrono questo servizio a prezzo calmierato? Contro le minoranze che a parole dicono di voler difendere e che ora sembrano volere schiacciare senza una motivazione che abbia una valenza scientifica? Contro chi, anche vaccinato, fa presente che lo stato di diritto è fortemente in bilico? Contro un partito fascista che non esiste più e che, a ben vedere, se proprio vogliamo dirla tutta, sembra rivivere in questo governo, che sta sfornando provvedimenti illiberali e, se anche formalmente definiti "costituzionali", del tutto illogici ed insensatamente crudeli? Contro gli studenti che sono costretti, oltre alle tasse scolastiche, a pagarsi i tamponi con relativi problemi organizzativi che Brunetta, in un video sconcertante, ammette essere stati pianificati sadicamente a tavolino?
Sì, noi ci dissociamo da ogni tipo di violenza. Condanniamo chi ha sfasciato la sede del sindacato del lavoratori, ma condanniamo anche le violenze insensate delle forze dell'ordine contro cittadini inermi e pacifici, che ho potuto vedere in video e di cui ho ricevuto testimonianze dirette da amici che erano presenti ed hanno subito cariche immotivate proprio da coloro che fino a ieri ritenevano loro amici e difensori. Condanniamo la violenta campagna denigratoria di chi continua e bollare come no vax ed eversivo coloro che semplicemente osano porsi delle domande e sono sempre più emarginati dall'odio e dal livore di cittadini privi di senso critico. Come successe già nel 1945, quando 45 milioni di Italiani divennero antifascisti nel giro di una notte, un giorno, chi ora plaude a questo regime, forse si vergognerà di averlo fatto e rinnegherà le parole che oggi pronuncia contro i propri fratelli.
E crede pure di essere dalla parte della ragione, dimenticando che la democrazia significa essenzialmente rispetto di tutti.
Stefano Burbi

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