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CI SALVERANNO I GENERALI?

generale nicolò manca generale roberto vannacci silvana de mari Sep 28, 2023

di Silvana De Mari

Ho parlato con due generali, il Generale Vannacci, e il Generale Manca. Gli intellettuali hanno mollato. Ci spiegano che i bambini possono diventare bambine. I docenti universitari hanno mollato. I pochi docenti che hanno affermato che il sesso è legato alla biologia sono stati derisi e sospesi. Gli artisti hanno mollato. Un’artista iraniana fuoriuscita è stata censurata anche in Europa: la mostra con le sue bellissime statue di dolenti donne velate è stata abolita nel timore di poter offendere l’Islam.

Resistono i generali. Il Generale Vannacci, Generale della Folgore con un curriculum ricchissimo, ha scritto un libro, Il mondo al contrario, che sta fortunatamente diventando un best seller. Il libro viola i dettami della dittatura del pensiero, ed è stato aggredito. Si tratta di un libro laico, che non identifica la civiltà europea con il cristianesimo, che non mette in discussione la narrazione pandemica, ma che è per me condivisibile su altri punti.  Dopo i giornali mainstream, addirittura il Ministro per la Difesa Crosetto ha criticato sia il libro che il diritto del Generale, cittadino di uno stato teoricamente democratico, a pubblicarlo. Il libro è interessante e logico, e parla di molti argomenti, dalla casa all’animalismo, del diritto di un popolo ad avere delle frontiere, una previdenza che assista chi ha pagato, non estranei, case che non possono essere rubate, metropolitane su cui si può anche non essere derubati. La libertà di parola consiste nel poter dire quello che si pensa, anche se sbagliato. La tragedia avviene quando non solo la libertà di parola è vietata, ma è vietato dire la verità.

Ho trovato le due affermazioni più discusse del Generale Vannacci, la non normalità del comportamento omoerotico, e la non italianità dei lineamenti della signora Egonu, estremamente logiche da un punto di vista biologico e mi fa piacere spiegarle dal punto di vista scientifico. La sessualità è tra uomo e donna nella funzione biologica di creare la vita attraverso il piacere e creare un’alleanza tra diversi e complementari che aumenta le potenzialità di entrambi. In biologia la parola normale ha un senso preciso: il comportamento che garantisce maggiormente la salute del singolo e la sopravvivenza della specie. Se un maschio ha rapporti erotici con un altro maschio dovrà usare porzioni del tubo digerente in maniera antifisiologica, e questo moltiplica le malattie. Questo comportamento, che non è geneticamente determinato ed è reversibile, non può essere presentato nelle scuole e nello spettacolo come normale ed encomiabile. Noi ci sentiamo a nostro agio, un agio basato sulla produzione di serotonina, in mezzo ha persone che hanno lo stesso tipo di aspetto della nostra prima figura di accudimento (mamma), e a disagio, un disagio basato sulla produzione di adrenalina, davanti a lineamenti diversi, La signora Egonu ha colore di pelle e lineamenti diversi dalle nostre madri e il nostro cervello arcaico la percepisce come diversa, esattamente come è percepito come diverso ognuno di noi in Africa. Non si può rinnegare la biologia, perché la biologia racconta la realtà e ci indica dove sono le possibilità di sopravvivenza.

Il Generale non tratta nel suo libro l’argomento vaccini e in particolare vaccini covid. Non è il suo campo, e ha ritenuto la vaccinazione corretta. Ho molto apprezzato che, contrariamente a intellettuali o cosiddetti tali, non abbia augurato a noi non vaccinati la morte per poltiglia verde o per fucilazione, e anzi preferisca di gran lunga la non coercizione. Lui non ha pensato, mai, che la cosiddetta vaccinazione avesse qualcosa di sbagliato. Abbiamo avuto un amabile discussione dove mi ha spiegato una cosa ovvia: quando saliamo su un treno non mettiamo in dubbio che il capotreno sappia condurre. Quando saliamo su un aereo diamo per scontato che il pilota sappia pilotare. Un popolo non può mettere in dubbio che il suo ministro della salute, il capo del governo e il capo dello stato, la quasi totalità di medici e giornalisti e la totalità dei presidenti degli organi, i vertici militari e il Vaticano abbiano imposto qualcosa di utile, anzi indispensabile, oltre che innocuo. Questo è logico, ma il mondo è al contrario.

Un altro Generale invece ha fatto questo passo. Ho parlato anche con il Generale Nicolò Manca, il primo ufficiale sardo ad aver comandato la brigata Sassari, la gloriosa unità i cui reggimenti, sottolinea il Generale, sono stati decorati ciascuno con due medaglie d’oro al valor militare. L’ufficiale accenna anche al fatto che, anni fa, appena messo a riposo, mentre passeggiava per la campagna con il suo cane Yago fu preso da desiderio, lui che durante la sua carriera aveva esercitato spesso la virtù della disobbedienza, di togliersi qualche sassolino dalla scarpa scrivendo un libro Da Calamosca a Calamosca, alla (vana) ricerca di un esercito. Il libro è in pratica un’ autobiografia dove racconta di quando, nel quadro di una riduzione delle unità dell’esercito, rifiutò l’ordine di sciogliere la “sua” brigata. Il Generale ricorda anche di quando, resosi conto che la Sassari non aveva un inno, convinse Luciano Sechi, capitano e musicista a crearne uno, Dimonius, divenuto l’inno da brividi della brigata Sassari. Passando a temi più drammaticamente attuali, il Generale ha raccontato di come ha messo in relazione alcuni dati ufficiali di rigorosa provenienza governativa relativi alla pandemia covid, analizzando i quali si evince che “al 91,77% della popolazione italiana over 12 (49.549.537 individui) sono state somministrate una o più dosi di vaccino anti-covid, per un totale di 145.116.898 dosi. Al restante 8,23% di italiani (4.443.638) non è stata somministrata alcuna dose. Altro dato riguarda i decessi: 709.035 nel 2021 (63.000 in più rispetto all’anno precedente) e 713.499 nel 2022 (12.000 in più rispetto al 2021), per un totale di 1.422.534. Sorge spontanea una domanda: quanti di questi decessi sono dovuti alle varie cause quali vecchiaia, malattia, incidente, cancro, omicidio, suicidio, caldo, freddo, overdose, calamità naturali ecc e quanti sono invece catalogabili come effetti collaterali della vaccinazione anti covid? Ritenuta poco credibile la risposta “non si dispone di questi dati” (è noto che gli enti sopracitati aggiornano gli archivi nominativi dei vaccinati e dei non-vaccinati), le ipotesi relative al rapporto percentuale dei decessi vaccinati/non vaccinati sono tre. 1°. La percentuale dei decessi nel gruppo dei vaccinati è inferiore a quello dei non-vaccinati, un “merito” attribuibile esclusivamente al vaccino, unico elemento differenziatore dei due gruppi. Se ciò fosse accaduto sarebbe stata la circostanza migliore da sbandierare (cosa non avvenuta) per favorire la campagna vaccinale.2°. La percentuale dei decessi nel gruppo dei vaccinati è superiore a quello dei non-vaccinati, una “colpa” imputabile anche in questo caso esclusivamente al vaccino. Ovvio che in tale ipotesi la censura politica, dell’informazione e di chiunque abbia interessi nella campagna vaccinale tenda a non dare risalto ad una eventuale pericolosità del vaccino.3°. Le due percentuali si equivalgono, circostanza che dimostrerebbe l’evidente inutilità del vaccino in quanto ininfluente… nonostante i costi miliardari gravanti sulla collettività. Considerato che nel Maggio scorso, con l’approssimarsi della nuova campagna vaccinale e in contemporanea con quanto avvenuto negli USA e nel Regno Unito, anche il Ministero della Sanità ha comunicato che “non sarà più pubblicata l’analisi dei decessi per stato vaccinale”, non resta che fare riferimento ai dati resi noti da alcuni Paesi europei fino allo scorso mese di Maggio”.

La Gran Bretagna ha messo in chiaro i suoi dati e questi dati fanno paura: l’essere stati vaccinati aumenta la mortalità soprattutto nelle persone giovani con quattro inoculazioni. Senza la possibilità di critica qualsiasi civiltà crolla e qualsiasi progresso diventa impossibile. Anche la possibilità di ognuno di noi di sviluppare la sua anima e i suoi talenti, è distrutta, ma soprattutto è distrutto il diritto alla verità, anche una verità terribile come quella che il nostro stato non si sta battendo per il nostro bene. I morti aspettano la verità. I morti meritano la verità. La verità ci renderà liberi e per la verità occorre coraggio. Non è un caso che si stiano battendo i Generali. Sono allenati al coraggio.

 

 

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