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Come sentinelle aspettiamo l’aurora

de profundis sentinelle silvana de mari Apr 18, 2022

di Silvana De Mari

Non sappiamo a che punto è la notte, ma come sentinelle aspettiamo l’aurora.

Una conseguenza drammatica della scristianizzazione dell’Europa è la perdita di un patrimonio letterario di una bellezza struggente che la maggioranza delle persone giovani non conosce. A fronte di una discreta conoscenza di Iliade ed Odissea, almeno nei licei, l’ignoranza della bellezza delle Scritture è pressoché totale.

Dovrebbero essere studiate, obbligatoriamente, senza possibilità di esonero, a maggior ragione da parte di non credenti o appartenenti ad altre religioni, in maniera laica e letteraria, se non altro per poter capire la storia, la letteratura e l’arte di questo continente.

Perché anche se siete atei o figli di atei , dovete conoscere la bellezza del canto 129.

Perché anche se siete atei o i figli di atei, in un momento in cui il dolore e la colpa vi traverseranno il cuore, potreste avere bisogno della parole del salmo 129, dal profondo degli abissi a Te grido, come una sentinella attendo l’aurora.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

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