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FARMACOVIGILANZA di Silvana De mari

silvana de mari Oct 28, 2021

Il tema della discussione è l’obbligo di subire un trattamento sanitario contro la propria volontà, perché lo Stato e più intelligente di noi, sa cos’è bene per noi e non può permettere che la volontà del singolo si opponga al bene proprio e a quello comune garantito da un vaccino efficace e sicuro. Ringrazio del pensiero, ma preferisco continuare a pensarci io alla mia  salute e non permettere a nessuno di pensarci al posto mio. Mi spiegano che così danneggio gli altri, perché il vaccino è talmente scarso nell’immunizzare che potrebbe, forse, proteggere solo se lo facessero tutti almeno tre volte l’anno, l’unico medicinale a memoria d’uomo che non funziona per colpa di quelli che non vogliono assumerlo. Queste affermazioni sono semplicemente ridicole e dimostrano la pochezza dell’efficacia del cosiddetto vaccino. Le seconde affermazioni sulla meravigliosa sicurezza di tali prodotti sono ancora più discutibili.

 

I danni da cosiddetti vaccini covid sono in Italia volontariamente sottostimati. Qualcuno  che rifiuti di subire l’inoculazione o  semplicemente osi manifestare qualche perplessità a qualsiasi dose, tutte, solo la terza, la quarta, la quindicesima  viene etichettato con dispregiativo termine novax, accusato di essere un irresponsabile zuzzerellone  che per pura idiozia sommata a mera malvagità vuole prolungare un’ incurabile malattia e impedire la ripresa economica e sociale del paese.  Peccato che nessuno ascolti le loro ragioni, perché quelle ragioni ci sono.

I vaccini a RNA non sono costituiti da virus attenuati come serenamente dichiara in televisione il generale Figliulo, ma  sono terapie geniche  capaci, di manipolazioni dell’espressione genica. Un recente articolo  https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0168170221001738?fbclid=IwAR3SPP8ETzoQtHZWnS1IfoRxwyzOYbAIg0w3xYXb-wVdsj3CSOYZsPSEW2Q

afferma che non si può escludere , per nessuno dei 4 vaccini attualmente in uso, il rischio di modificazioni del patrimonio genetico.

I due vaccini proteici sono ufficialmente coltivati su cellule di feto abortito. Gli altri due sono ufficiosamente testati su quel tipo di cellule. Ci sarebbe anche un diritto all’obiezione di coscienza che però non è riconosciuto. L’effetto immunizzante dei sieri è scarso e di breve durata, motivo per cui averla ripetuti ogni sei o forse anche solo ogni quattro mesi. Come spiega il dottor Fauci i vaccinati possono contrarre e contagiare la malattia, quindi che senso ha discriminare chi rifiuta di farlo?  I vaccinati spesso sviluppano una forma più attenuata, a volte sviluppano una forma più grave a causa del fenomeno ADE.

I danni non possono essere conosciuti perché nessuno si sta prendendo disturbo di fare farmacovigilanza. Si tratta di farmaci in fase sperimentale, per i quali quindi è indispensabile una farmacovigilanza attiva. Vuol dire che le persone devono essere visitate prima di subire l’inoculazione del farmaco e dopo. Sia prima che dopo devono essere sottoposte ad alcuni esami tra cui il sierologico, così da evitare di sprecare vaccini inutilmente in persone già immunizzate e così da verificare se i farmaci iniettati immunizzano sul serio o no. La farmacovigilanza si fa contattando il paziente a intervalli regolari, ripetendo visite ed esami,  e prendendo nota di qualsiasi effetto avverso, incluso il fatto che il paziente sia finito sotto il tram  o abbia avuto un incidente stradale, perché non si può escludere che la sua caduta sotto il tram o l’ incidente siano stato dovuti a vertigini o malore causati dal suddetto farmaco.

Ripeto: la farmacovigilanza con farmaci in fase sperimentale deve essere attiva. La farmacovigilanza attiva consiste nel contattare periodicamente il paziente e verificare i suoi esami e l’eventuale presenza di un qualsiasi elemento avverso. Dopo aver esaminato l’elemento avverso si potrà eventualmente escludere che sia dovuto al farmaco. L’esclusione di un qualsiasi rapporto si può fare solo dopo aver esaminato attentamente l’effetto avverso, mai apriori. Ogni effetto avverso deve essere considerato dovuto al farmaco fino a prova contraria, se facciamo cose giuste e non sbagliate. Se invece le facciamo sbagliate,  si arriva alla dichiarazione del sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa del 10 settembre 2021 “La sospetta reazione avversa alla vaccinazione viene segnalata quando sussiste un ragionevole sospetto che gli eventi siano correlati e si necessario effettuare approfondimenti”.

Il ragionevole dubbio in base a che cosa si determina? Chi stabilisce che ci sia o non ci sia? La farmacovigilanza attiva non si fa così. Ecco spiegato come mai gli effetti collaterali dei cosiddetti vaccini in Italia sono infinitamente più rari non solo di quelli che segnalano tutte le altre nazioni,  ma anche di quelli che hanno segnalato le stesse case produttrici durante il loro piccolo e breve periodo di una sperimentazione attuata solo su persone sane. I danni da vaccino ci sono e corrono sul web ignorati dalle autorità sanitarie.

Un altro punto fondamentale della farmacovigilanza attiva di cui evidentemente al ministero della salute italiana non hanno mai sentito parlare è il fatto che ogni fatto avverso è da ascrivere al farmaco testato anche dove sussistano patologie precedenti, come ovvio che sia, fino a prova contraria. In Italia l’esistenza di patologie pregresse fa escludere a priori il danno da vaccino. In Italia riescono a sorvolare anche sulle trombosi che uccidono sedicenni. Mai calcolate sono  le trombosi e tutti gli altri fatti avversi che stanno uccidendo e danneggiando gli ottantenni nelle  RSA, ma andrebbero calcolate anche quelle in una farmacovigilanza seria, tanto più in una nazione come l’Italia dove è stato reso difficilissimo, per non dire possibile, ottenere un’esenzione. Un paziente che abbia una trombofilia non riesce ottenere l’esenzione, ma se muore è colpa della  sua trombofilia. Spiega il professor Bellavite  in un articolo riportato sull’ottimo blog di Sabino Paciolla, Purtroppo, il metodo di esclusione delle concause è viziato da un grave difetto tecnico, che sfugge a chi non conosce la patologia generale: le reazioni avverse più gravi di solito sono dovute proprio alla interazione tra il prodotto iniettato e una predisposizione o suscettibilità del soggetto. Si tratta, in altre parole, di due o più CON-CAUSE che interagendo determinano l’evento avverso. Questo equivoco sulle correlazioni, oltre alla scarsa efficacia della farmacovigilanza, sta sbilanciando la valutazione dei rischi e benefici dei vaccini rispetto alla malattia. Infatti, nel caso della morte in soggetti positivi, la causa di morte viene attribuita al virus anche se ci sono altre cause come quelle che abbiamo menzionato. Alcuni autori hanno cercato di valutare il nesso di causalità in una serie di decessi dopo i vaccini anti-covid-19 negli USA e hanno riscontrato che solo nel 14 % dei casi si poteva escludere la responsabilità del vaccino stesso

Perché in Italia è difficilissimo  avere un’esenzione?

Nessuno sta monitorando sistematicamente l’amento di cefalea invalidante, sindrome poliinfiammatoria,  sindrome di Guillain-Barré, di miocarditi, di herpes zoster, trombosi di vario tipo, autoimmunità, problemi mestruali, stanchezza invalidante, glomerulonefrite, demenza e via dicendo. Le persone vengono trattate con fastidio e tachipirina e spesso devono pagarsi di tasca propria gli esami per averli in tempo utile.

Negli USA: le morti dopo i vaccini erano meno di 200 all’anno, mentre solo nel 2021 hanno superato i 25000  (dr. P.A. McCoullough,). Loro i morti li contano.

Uno stato che imponga un vaccino in fase sperimentale senza assumersi l’onere e la verità della vigilanza attiva è uno stato indegno. Uno stato che imponga un vaccino in fase sperimentale negando diritti come scuola e lavoro, dopo aver costretto il cittadino ad assumersi lui tutti i rischi è uno stato indegno. Non è solo che ha smesso di essere democratico. È indecente anche come dittatura.

La gente come noi non molla mai.

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