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I bambini e gli adolescenti che hanno ricevuto il vaccino contro il COVID hanno un rischio maggiore del 23% di sviluppare malattie autoimmuni

effetti avversi vaccino il blog di sabino paciolla sabino paciolla May 22, 2025

FONTE : Il Blog di Sabino Paciolla

Michael Nevradakis, Ph.D., in suo articolo pubblicato su The Defender, riporta che uno studio peer-reviewed pubblicato su Pediatric Rheumatology ha evidenziato che bambini e adolescenti vaccinati con almeno una dose di vaccino COVID-19 hanno un rischio maggiore del 23,2% di sviluppare malattie autoimmuni rispetto ai non vaccinati. Condotto da quattro ricercatori israeliani, lo studio è stato motivato dalle crescenti preoccupazioni sull’insorgenza di nuove malattie autoimmuni post-vaccinazione. Analizzando le cartelle cliniche di 493.705 pazienti fino a 21 anni in Israele, i ricercatori hanno confrontato l’incidenza di malattie autoimmuni (come diabete di tipo 1, artrite reumatoide, psoriasi, celiachia e sindrome di Guillain-Barré) tra vaccinati e non vaccinati, prima e durante la pandemia.
Risultati principali
  • Rischio aumentato nei vaccinati: Lo studio ha calcolato un hazard ratio di 1,2323 per i vaccinati, indicando un rischio significativamente maggiore del 23,2% di sviluppare una malattia autoimmune, anche dopo aver controllato fattori come età, sesso e stato socioeconomico. In confronto, i bambini non vaccinati con una precedente infezione da COVID-19 non hanno mostrato un aumento significativo del rischio.
  • Tempistica: Il tempo medio tra la vaccinazione e l’insorgenza di una malattia autoimmune è stato di 8,74 mesi, suggerendo la necessità di studi a lungo termine per valutare gli effetti dei vaccini.
  • Malattie autoimmuni: Le condizioni studiate includono disturbi in cui il sistema immunitario attacca erroneamente l’organismo, con gravi implicazioni per la salute dei giovani.
Commenti degli esperti
  • Nicolas Hulscher, epidemiologo, ha sottolineato su Substack i “pericoli a lungo termine” dei vaccini COVID-19, evidenziati dai risultati dello studio.
  • Karl Jablonowski, ricercatore di Children’s Health Defense, ha messo in guardia sui rischi di interferire con il complesso sistema immunitario, che può portare a conseguenze imprevedibili.
  • Michelle Perro, pediatra, ha elogiato la solidità metodologica dello studio, grazie al grande campione e all’ampia fascia d’età (1-21 anni), che include giovani adulti particolarmente suscettibili alle malattie autoimmuni. Ha criticato la fretta con cui i vaccini COVID-19 sono stati approvati, bypassando i tipici 10-15 anni di ricerca e sperimentazione clinica previsti per i vaccini pediatrici.
Contesto e studi correlati
  • Precedenti avvertenze: Già poche settimane dopo il lancio dei vaccini COVID-19, alcuni esperti avevano previsto una possibile “super-epidemia” di malattie autoimmuni.
  • Studi recenti:
  • Proteina spike: Diversi studi puntano alla proteina spike dei vaccini mRNA come possibile causa, attraverso meccanismi come il mimetismo molecolare (somiglianza tra proteine virali e umane) o l’attivazione degli astanti, che può portare a danni tissutali. La persistenza della proteina spike nell’organismo, rilevata anche a un anno dalla vaccinazione, è stata indicata come un fattore chiave.
Implicazioni cliniche e politiche
  • Michelle Perro ha sottolineato la necessità di test clinici a lungo termine prima dell’approvazione dei vaccini per bambini e ha definito le malattie autoimmuni “difficili da trattare” con “gravi ramificazioni sulla salute”.
  • Margaret Christensen, ginecologa, ha riportato un aumento significativo di nuove diagnosi di malattie autoimmuni tra i giovani nel suo studio dopo l’introduzione dei vaccini.
  • Appelli alla sospensione: Perro e altri esperti chiedono la sospensione immediata dei vaccini mRNA per bambini e donne in gravidanza, citando i risultati dello studio come prova della necessità di ulteriori indagini. Il Wall Street Journal ha riferito che il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti potrebbe smettere di raccomandare i vaccini COVID-19 per donne incinte, bambini e adolescenti.
Conclusioni dello studio
Gli autori hanno concluso che i risultati giustificano ulteriori ricerche sugli effetti a lungo termine dei vaccini COVID-19 nella popolazione pediatrica, data la gravità delle malattie autoimmuni. La fretta nell’approvazione dei vaccini, nell’ambito dell’operazione Warp Speed, è stata criticata per la mancanza di studi adeguati sui bambini, con conseguenze che stanno emergendo solo ora.

Punti salienti
  • I vaccinati hanno un rischio del 23,2% maggiore di sviluppare malattie autoimmuni rispetto ai non vaccinati, mentre l’infezione da COVID-19 non sembra aumentare significativamente tale rischio.
  • La proteina spike e meccanismi come il mimetismo molecolare sono ipotizzati come cause.
  • La comunità scientifica e medica chiede più ricerche e, in alcuni casi, la sospensione dei vaccini mRNA per i giovani, mentre le autorità sanitarie stanno riconsiderando le raccomandazioni vaccinali.
     

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