
La poesia del lunedì #09
Jan 01, 2024Sul viale
A sera, salendo su per il viale
ormai nero,
oltre le siepi,
l’orizzonte di case si profila
e come s’incide
su una linea d’oro sottile.
È l’invito prezioso,
dopo il giorno opaco,
a una fulgida notte.
Nell’ora sospesa
si fa strada il sogno,
s’avvera l’incanto:
dal crinale al porto
la città, sussurrando,
si trasforma in borgo.
ormai nero,
oltre le siepi,
l’orizzonte di case si profila
e come s’incide
su una linea d’oro sottile.
È l’invito prezioso,
dopo il giorno opaco,
a una fulgida notte.
Nell’ora sospesa
si fa strada il sogno,
s’avvera l’incanto:
dal crinale al porto
la città, sussurrando,
si trasforma in borgo.
In basso,
lambisce i palazzi
la marina scura dal rombo smorzato.
Si scuote nel buio,
respira incessante
nel seno della città.
lambisce i palazzi
la marina scura dal rombo smorzato.
Si scuote nel buio,
respira incessante
nel seno della città.
Sulla via tortuosa,
la mia vita non sa
di noia e malinconia,
ma spera serenità.
la mia vita non sa
di noia e malinconia,
ma spera serenità.
Tratto da E. Gavi, Il mare e la sua canzone, Robin Edizioni
Il commento della poesia e L’officina del poeta nell’Area Riservata, sezione Letteratura oasi di bellezza.