
La poesia del lunedì #14
Feb 05, 2024Alta marea
Lentamente veloce
risale e cancella
ogni presenza, ogni voce.
Dolce e inarrestato,
velocemente lento
crea un vuoto e lo riempie:
è l’ora del mare sonoro.
Tornerà a ridiscendere,
torneranno i bagnanti a sfidarlo.
Ma adesso suo è il campo,
il tempo,
il silenzioso fragore.
risale e cancella
ogni presenza, ogni voce.
Dolce e inarrestato,
velocemente lento
crea un vuoto e lo riempie:
è l’ora del mare sonoro.
Tornerà a ridiscendere,
torneranno i bagnanti a sfidarlo.
Ma adesso suo è il campo,
il tempo,
il silenzioso fragore.
Quanto è piccolo l’uomo
di fronte alla vita, le sue delizie,
il suo dolore, eppure
si crede signore indiscusso
del proprio destino,
lui,
che è un semplice amministratore.
Un bambino sulla rena
ha mai fermato il flusso che monta,
o ha mai impedito un giorno solo al mare
di ritirarsi senza salutare?
di fronte alla vita, le sue delizie,
il suo dolore, eppure
si crede signore indiscusso
del proprio destino,
lui,
che è un semplice amministratore.
Un bambino sulla rena
ha mai fermato il flusso che monta,
o ha mai impedito un giorno solo al mare
di ritirarsi senza salutare?
Tratto da E. Gavi, Il mare e la sua canzone, Robin Edizioni