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La squadra dei modernisti

pensiero libero societa Sep 30, 2022

di Claudio Vergamini

Sarà capitato a chiunque, a cena fuori, al bar, in birreria, sui social, di avere partecipato, a discussioni relative a temi come aborto, divorzio, gender, droghe libere, educazione sessuale, eutanasia, etc. Sicuramente, chi la pensa come noi, avrà dovuto fronteggiare i cosiddetti "modernisti", quelli che avrebbero, a loro dire, la "larghezza di vedute". Osservandoli bene, ho notato che, ci sono tanti profili da poter mettere su una squadra di calcio, riserve comprese:

L'ironico

Quando parli, ti delizia con sorrisini di sufficienza, tipici di chi si sente superiore, vuole cercare di passare per persona rispettosa, e finché "può" evita di offendere direttamente, e allora ci regala dei bei sorrisini, risate in faccia, caricature sia delle tue idee che della tua persona. Poi, quando si stanca, perché si trova di fronte un interlocutore resistente, getta la maschera di apparente educazione, e mostra il peggio di sé pensando di giocare al gatto col topo.

Il permaloso

Molto comune, si fa saltare subito la mosca al naso, aggredisce, alza la voce, non accetta come tu la pensi, può parlare solo chi la pensa come lui, guai a te se provi a tenergli testa, non puoi non litigarci, aspettati pure di ricevere offese e insulti pesanti. Soprattutto se osi criticare il divorzio si scatenano (chissà perché?), e spuntano pure da sotto al pavimento.

Il troglodita

E' quello che senza mezzi termini ti vomita in faccia che "sei malato", che hai sicuramente "dei problemi seri", si/ti domanda che campi a fare, disquisisce su quella che, secondo lui, è la vitaccia che fai. Ha un'educazione non molto lontana da quella degli animali, è attentissimo a selezionare il target da bullizzare, cerca sempre le persone isolate, le più timide, non rischia di affrontare uno con più "palle" di lui, che risponderebbe per le rime, lasciar trasparire vulnerabilità di fronte a lui, è come sanguinare di fronte agli squali.

Il fiducioso

Ha sempre fiducia in tutti, liberale fino al midollo, pensa che basta spiegare bene e tutti saranno impeccabili. Secondo lui, per fare un esempio, se si rendono libere le droghe, e se si spiegano bene tutti gli effetti, diventano tutti consumatori consapevoli, e le scelte saranno ben ponderate. Secondo lui puoi lasciare anche i tombini aperti, basta che lo spieghi, e nessuno  ci cascherà dentro, e se dovesse succedere, darà la colpa a chi non avrebbe informato bene, o magari è pure giusto così, perché c'è stata una scelta ponderata.

L'agit prop

E' quello che vuole mobilitare folle oceaniche per mettere a tacere chi la pensa come noi, sogna una massa di gente che, inarrestabile, ci possa calpestare e far fuggire "dalle nostre città e dai nostri quartieri". Romantici fino alla paranoia, registrano molti fallimenti, per questo ogni volta spingono più della volta precedente, con conseguente maggiore delusione, e così via, sulla falsariga del cane che si morde la coda

Il "Marchese del Grillo"

Chi ha visto il film di Mario Monicelli, sicuramente ricorderà quella scena in cui Alberto Sordi si rivolgeva ad un manipolo di persone dicendo "Io so' io, e voi non siete un cazzo". E' molto meno raro di quanto possa sembrare, è quello che pensa che lui può e gli altri no, perché lui è lui, è quello che può criticare, quello che può offendere, può dire come la pensa, ma a te non concede niente, e non si fa nemmeno scrupolo di non dirtelo: lui è lui, lui può, tu no.

Il "pubblico ministero"

Tra i più insopportabili, il suo ritornello preferito è "se tutti la pensassero come te, e se tutti facessero come te", ti dimostra la gravità delle tue, e ti addossa le colpe di tutti i mali del mondo. Difende le cause di tutti, ti imputa di avere offeso donne (le più gettonate), gli omosessuali, i transessuali, gli extracomunitari, le coppie divorziate, e chissà chi altro ancora. Ha una fervida fantasia, una volta che sfottei il flop di una manifestazione femminista, una mi disse che avevo "offeso i lavoratori" (sic!). Esige sempre che tu chieda scusa a tutte le categorie che ritiene calpestate. Ovviamente, a loro dire, loro invece non ne hanno mai offesa una, dimostrando di avere anche una bella componente di Marchese del Grillo.

L'archivista

Ha una memoria di ferro, o una fantasia spaventosa. Ha sempre a disposizione, su qualsiasi argomento, studi, statistiche, dati, teoremi, che non vede l'ora di tirar fuori per mettere la parola "fine" su ogni discussione. E' fenomenale, tu dici che i bambini stanno meglio con un padre ed una madre? Stai tranquillo che ha pronti migliaia di studi che dimostrerebbero che qualsiasi altra combinazione è meglio, e se gli chiedi come mai un bambino nasca solo dalla "peggiore combinazione", lui non si scompone, tira fuori ricerche, e volumi di roba per dimostrare che non è vero nemmeno quello, e che storicamente era diverso. Viene da chiedersi se sta tutto il giorno a studiare, memorizzare, ripassare, etc.

Il complice

Cerca sempre la complicità, soprattutto dei ragazzini, ai quali ambisce di piacere, e dà il peggio di sé quando si parla di educazione sessuale, droghe libere o gender. La sua teoria è che è ipocrita non rendere libero ciò che "si sa" che "succede" o che "si fa" dappertutto (ovviamente, a suo dire). La sua teoria comprende anche che "oggi i ragazzini sono svegli, quindi...", senza dimostrare perché una volta nascevano tutti allocchi, e quindi, secondo lui, bisogna far provare tutto già da piccoli, perché "tanto poi da grandi lo fanno". Chissà se insegnerà ai bambini a tirare con la pistola, o a impennare con la moto.

Il professore

Non si sa in quale Università si sia laureato a pieni voti, né quali studi abbia pubblicato, ma lui sale sempre in cattedra, non ha mai un dubbio, ma solo assolute certezze. Il tono è sempre categorico, non ti puoi permettere di dubitare di ciò che dice, a meno che non ti porti dietro quintali di documenti che lo smentiscono. Sente facilmente lesa la sua Maestà, e quindi si sente pronto a "punirti" con offese, umiliazioni, insulti. Spesso e volentieri sbatte in faccia a tutti che è "stato all’estero", non si sa se è vero o no.

Lo "smontatore"

Frequentissimo, soprattutto sui social, è quello che, se una teoria giusta viene sostenuta da quella persona, o quel giornale (di una certa parte politica), allora scoppia subito a ridere, "se l'ha detto lui, è sicuramente sbagliato" è, su per giù, la sentenza che emette. Lui è quello che guarda l'etichetta e non il contenuto, se nel vasetto di cioccolata, c’è il fango, o "altro", se lo mangia lo stesso, perché l'etichetta dice "cioccolata". Mira a destabilizzare il suo interlocutore, agisce quando ha una platea che si esalta ai suoi "segnali", si nutre del tutti contro uno, mentre se è da solo preferisce evitare.

Oltre agli 11 titolari, abbiamo anche le "riserve" con profili non meno "interessanti"

Il Lucignolo

Eterno adolescente, è quello che se ne frega delle regole, e ha come unico obiettivo quello di distruggerle, nella squadra dei "modernisti" si trova a meraviglia. Si diverte da morire ad irritare gli altri, per esempio, vantandosi di avere sfasciato una famiglia, o raccontando quante sostanze proibite ha assunto e quelli che sono stati gli effetti di cui va fiero. E’ facilissimo beccarli, non hanno un'aria propriamente soddisfatta, serena e felice, ossessionati dal cercare nuove "trasgressioni", figuriamoci se non si sono fatti tatuaggi pure sulla lingua, o strappati pure le mutande.

Il fatalista

Per ogni cosa, non c'è mai rimedio perché "i tempi sono cambiati", per lui siamo sempre sul piano inclinato, ci dobbiamo arrendere al "progresso", e l’unica cosa da fare, è "governarlo". Secondo lui si deve stare sempre "al passo coi tempi", e non ci si può guardare indietro, quelli "erano altri tempi", "erano altre persone". Una sua variante è il "cronologico", che si distingue per la convinzione della bontà di tutto quello che è "nuovo" e "moderno" in quanto tale, mentre il fatalista è, più o meno apparentemente, rassegnato.

L' "eccezionista"

Si basa su casi singoli o isolati. In un caso di divorzio la situazione era invivibile? Allora è sempre così. C’è il caso DJ Fabo? Allora bisogna liberalizzare il "suicidio assistito". C'è da sperare che, se un amico fioraio gli dà un consiglio laddove non è arrivato il medico, non ci venga a dire che curano meglio i fiorai dei medici. L'unico modo di riuscire a controbattere è mettere sul tavolo altri casi singoli, e forse si riesce a strappare un pareggio

L'emancipato

Guai a dirgli cosa è giusto e cosa è sbagliato, nessuno deve osare, non devono esistere regole, lui si sa autogestire, ogni regola diventa una indebita ingerenza, e quindi una pesante offesa alla sua libertà. Se decide di fare una cosa, nessuno deve osare dire se è bene o male. La versione femminile fa un largo uso dei termini tipo autodeterminazione, motodeterminazione, bicideterminazione, etc.

Il fantasioso

Sogna sempre qualcosa di nuovo a rompere la monotonia. La sicurezza lo deprime, è un grande idealista, e allora giù a fantasticare su quelle che potrebbero essere nuove famiglie, magari prova incroci di ogni tipo, inventa il 70mo genere, quando tutti si erano fermati a 69, questo mondo in continua "evoluzione" è l’ossigeno che lo tiene in vita. Va preso a piccolissime dosi, altrimenti si rischia di venire risucchiati nel gorgo che crea.

Lo psicologo

Cerca di analizzarti a fondo, di capire il perché la pensi così, dà per scontato che è nella ragione, e tu nel torto, e ora vuole aiutarti a capire cosa c'è che non va, per avere idee come le tue. Cerca di capire se sei stato maltrattato da piccolo, se ti hanno violentato, etc. Lui vuole aiutarti, è premuroso, vuole tirarti fuori dall'inferno in cui crede tu stia, per non accorgersi che sta cercando di tirarti in quello in cui si trova lui.

Il rispettoso

Non la pensa come te, ma ti ascolta, non pretende che tu la pensi come lui, ammette quando hai ragione, e, all'occorrenza, rivede alcune sue opinioni. Non offende, non insulta, non ti fa disquisizioni psicologiche.

Peccato che non ne ho ancora incontrato uno.

 

 

 

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