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TRUTH

Nell’ora dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.

100 giorni da leoni riccardo rocchesso silvana de mari Mar 07, 2024

di Silvana De Mari

La frase è da sempre attribuita allo scrittore inglese George Orwell, autore dell’imperdibile “1984”. È diventata celeberrima, un nuovo proverbio, citata a proposito e a sproposito, anche per le questioni più marginali. La frase non è reperibile in nessun libro di Orwell. È possibile che nasca da una conferenza o da un articolo che non riusciamo più a rintracciare, ma è anche possibile che sia uno dei tanti fake diventati un dogma.

In effetti Orwell non dava un significato molto positivo alla parola rivoluzione. Per lui la rivoluzione per antonomasia è la rivoluzione d’ottobre, che possiamo definire un unico ciclopico inganno e difficilmente avrebbe condiviso una frase così ottimistica: è sufficiente che qualcuno dica la verità che si avvia un processo rivoluzionario. Le vere affermazioni fatte da Orwell possono riassumersi nel concetto: tanto più una società è immersa nell’ inganno, tanto più sarà violento l’attacco a chi dice la verità. Se l’inganno è universale, la verità è sotto tiro. In una situazione di inganno universale chi dice la verità rischia la libertà, il lavoro, i beni e la vita. L’aggressione, questo è un concetto fondamentale, arriverà da due direzioni: dal potere, responsabile dell’inganno, e dagli altri ingannati, vittime della menzogna, che però ne sono diventati complici. Per poter creare una situazione di inganno universale è necessaria un livello di suggestione talmente potente da rasentare il fenomeno ipnotico. L’ inganno universale deve essere  trasmesso dalla totalità dei media, imposto con l’arbitrio, protetto dalla censura più impenetrabile.

Per aver diffuso le mie affermazioni, è stato anche bloccato il canale di Riccardo Rocchesso “100 giorni da Leone”. Il 15 gennaio avevamo fatto una puntata insieme in cui avevo calorosamente raccomandato a tutti di non vaccinarsi, e raccomandato ai vaccinati di sottoporsi a una serie di esami del sangue e di seguire una terapia che cerchi di disattivare la proteina Spike che l’mRNA che è stato loro inoculato continua a stampare.

A causa di questa puntata un canale YouTube che ha 150.000 iscritti è stato sospeso. Se dovesse arrivare un altro richiamo da YouTube, il canale sarà cancellato con un lavoro di tre anni e 1400 dirette che spariscono. Quindi resistete: guardate la  trasmissione di Mario Giordano, comprate il quotidiano La Verità, seguite il canale “100 giorni da Leone”.

 

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