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Non praevalebunt di Emanuele Gavi

emanuele gavi Sep 27, 2021

Egregio Direttore,

da un paio di mesi vanno avanti, ogni benedetto sabato, le manifestazioni contro il Green Pass. Quello che mi colpisce è che emergano qua e là, in questi incontri che ovviamente non hanno nulla di religioso, dei chiari riferimenti al cristianesimo. C’è chi sfila in corteo recitando il rosario (beh, a dire il vero quello sono io, ma non solo), chi si è scritto sulla maglietta la frase “Gesù non era vaccinato ed è cresciuto benissimo”, chi inasta cartelli con citazioni dalle Sacre Scritture.

Come mai? I simboli religiosi in pubblico noi italiani non siamo più abituati a mostrarli. Mica siamo polacchi o testimoni di Geova. Chissà… Forse serpeggia tra la gente la sensazione che in questa battaglia contro la deriva autoritaria del governo ci sia di più che una mera contrapposizione politica e ideologica. Viene il dubbio, cioè, che quanto accade nel nostro paese, e più in generale in Occidente, abbia a che fare anche con la dimensione del trascendente, con il combattimento escatologico: Dio contro Satana, per intenderci.

Io, quando mi chiedono perché prego il rosario durante il corteo, rispondo appunto questo: perché a mio avviso dietro il lasciapassare “verde” (come un serpente), dietro il presidente che nel nome ha il drakon (in greco “serpente”), c’è il serpente della Genesi, il signore delle mosche, il padre della menzogna. E sulle menzogne il governo e i media hanno costruito un potere mai visto. Chi se non il diavolo potrebbe aver innalzato con tanta facilità questo castello di falsità così seducenti? Chi ci vuole dividere e mettere gli uni contro gli altri? Chi altri potrebbe ottenebrare le menti degli italiani a tal punto da spingerli a vedere con favore, a considerare come fonte di maggiore libertà una serie di provvedimenti che di libertà ce ne lasciano sempre meno? Chi persegue senza sosta il progetto di ridurci in schiavitù? Messer Satana.

Ah, ma al diavolo ci credono solo i bambini e gli stupidi. Certo, ma io preferisco tornare bambino, o restare stupido, piuttosto che entrare nel novero di quegli intelligenti che il diavolo lo servono.

Caro Direttore, ieri a Genova, nel decimo sabato di protesta contro il marchio verde, tra i manifestanti che si mettono a citare il Vangelo e l’Apocalisse c’era anche un signore col fazzoletto rosso al collo e un cartello con su scritta, in latino, la celebre frase pronunciata da Gesù quando, rivolgendosi a Pietro, fonda la sua Chiesa: "si veda la foto in alto"

Eh sì, la battaglia è spirituale, e coinvolge in modo terribile anche la Chiesa… Ma a me questo genovese non più giovanissimo ha fatto venire in mente alcuni versi che il grande poeta Giorgio Caproni dedicava alla mia città nella sua meravigliosa Litania:

Genova di Barile.
Cattolica. Acqua d’aprile.
Genova comunista,
bocciofila, tempista. […]

Genova che si riscatta.
Tettoia. Azzurro. Latta.
Genova sempre umana,
presente, partigiana.

E chissà che, contrariamente alle mire di Satanasso, la lotta pacifica di queste piazze possa invece unire le varie anime di un popolo sì eterogeneo, ma fatto pur sempre di persone che amano la libertà e non vogliono arrendersi.

Cordiali saluti

Emanuele Gavi

fonte: https://lettereanessungiornale.com/2021/09/26/non-praevalebunt/

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