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giglio reduzzi Mar 12, 2024

di Giglio Reduzzi

Destra e Sinistra in America (del Nord) 

Benché non abbia tutta l’esperienza che giustamente vanta Federico Rampini, ne so abbastanza per sapere che il valore che noi europei attribuiamo a Destra e Sinistra non è lo stesso che gli americani attribuiscono alle due posizioni politiche. 

Non è un caso che i risultati delle elezioni presidenziali statunitensi vengano illustrati dipingendo di rosso gli Stati conquistati dalla Destra e di blu quelli vinti dalla Sinistra, che è l’esatto contrario di quanto facciamo noi. 

Ovviamente non è che, quando si entra nel merito della questione, si noti la medesima inversione: la Sinistra rimane Sinistra e la Destra rimane Destra da entrambi i lati dell’oceano. 

La prima, com’è noto, privilegia la distribuzione della ricchezza e la seconda la sua creazione. 

Però sarebbe sbagliato ritenere che i due schieramenti pratichino la stessa politica. 

Per esempio, benché il nostro attuale governo accetti di essere definito di destra, esso non arriverà mai a lasciare che un’impresa come l’ex Ilva fallisca e licenzi 20.000 operai (come invece farebbe il governo statunitense senza pensarci due volte), e difatti il nostro esecutivo sta pensando di nazionalizzarla, anche se troverà qualche escamotage per non ammetterlo. 

Il governo Meloni sta cercando disperatamente di salvare la nostra compagnia aerea di bandiera, esattamente come fecero tutti i governi precedenti, che non erano di destra. 

Negli USA non esiste una compagnia aerea di bandiera e nessun governo, anche quelli di sinistra, ha mai pensato di averne una. 

Se una compagnia americana accumula debiti, nessun governo interviene a salvarla. Porta i libri in tribunale ed è finita lì. 

Vicino a Dallas ho visto decine di aerei tutti belli allineati, con i ceppi alle ruote, della defunta Braniff. 

Alcuni erano nuovi di zecca. Chissà che fine hanno fatto. 

Da qualche parte avranno messo anche quelli della TWA, di cui sono stato “Ambassador”. 

(Io ho smesso di usare l’Alitalia per i miei voli internazionali dopo che a Ciampino ho visto il suo presidente di allora che andava a Milano con un executive privato, invece che con un volo della sua compagnia. Purtroppo per i voli nazionali ho dovuto continuare ad usarla e subire i relativi disservizi.) 

Come gli americani operano con le compagnie aeree così fanno con le città: se sforano il budget le impongono di portare i libri in tribunale come fanno con le aziende. 

Voi la vedete una Meloni che lascia fallire Napoli? 

Evidentemente no. E questo spiega come la Destra americana sia molto diversa da quella italiana. 

Probabilmente peggiore in termini etici, ma certamente diversa. 

E spiega come mai Giorgia Meloni vada tanto d’accordo con Joe Biden, benché la prima venga definita di Destra (anzi,  a sentire i democratici nostrani, della peggiore Destra possibile) ed il secondo di Sinistra. 

La verità è che la Destra italiana risente ancora della mentalità post-bellica secondo cui spetta allo Stato provvedere ai bisogni del cittadino, mentre già Kennedy, che non era di Destra, esortava gli americani a fare da sé ed a non aspettare le iniziative statali. 

A mentalità diverse corrispondono politiche diverse. 

I segmenti che le rappresentano sono magari lunghe uguali e difatti coprono ciascuna il 50% circa dei votanti, ma sono molto diverse nei contenuti. 

Infatti, quando si passa a valutare il merito, allora si scopre che, mentre in Italia il carattere radicale dell’offerta politica appartiene alla Sinistra, in America esso appartiene alla Destra e si spinge fino al licenziamento da un giorno all’altro di 20.000 operai. 

Come è avvenuto il secolo scorso per la Lockheed e come si ripete ogni volta. 

La differenza trova la sua spiegazione nel fatto che in Italia la Sinistra è fatta in maggioranza di ex comunisti, mentre in America il comunismo non è mai attecchito. 

Oltre, beninteso, alla diversa indole dei due popoli: quella formatasi all’insegna del fai da te e quella che privilegia l’intervento dello Stato. 

Purtroppo noi apparteniamo ai Paesi del secondo tipo, quelli in cui lo Stato è abituato a regolare ogni aspetto della tua vita privata, compreso l’orario di apertura dei negozi e la temperatura dei condomini. 

Da noi c’è ancora chi pretende che il posto di lavoro te lo offra lo Stato e te lo dia sotto casa. 

In America ho conosciuto persone che prima di trovare il posto “giusto” hanno effettuato sette traslochi.

 

 

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