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Pensierini...

giglio reduzzi Jan 22, 2024

di Giglio Reduzzi

La piccola Kata. 

So che da qualche anno a Firenze o dintorni c’è un ex albergo che, abbandonato dai legittimi proprietari, è stato subito abusivamente occupato da famiglie, in parte rumene ed in parte peruviane, che però sono costantemente in guerra tra loro. 

Nel quadro di questa guerra è anche sparita una bambina di pochi anni. Kata, per l’appunto. 

Poiché si trattava di una bimba peruviana, figlia di un signore temporaneamente in prigione per spaccio di droga, uno pensava che la mamma, giustamente addolorata, avrebbe chiesto aiuto a tutti, salvo a coloro che lo Stato pone a tutela dei cittadini che vivono nella legalità, cioè ai magistrati. 

Invece proprio questo ha fatto: ha chiesto al procuratore di risolvere il suo caso. 

E poiché non poteva presentarsi in Procura con le credenziali di una cittadina italiana in regola con le tasse e l’affitto, lo ha fatto semplicemente invocando il suo status di madre biologica, certa che ciò le attribuisse un diritto equipollente. 

Ovviamente, trattandosi del rapimento di una bambina, bene ha fatto ( a mio avviso) il Procuratore ad ascoltare la signora e a dare il via alle ricerche, ma spero che, contemporaneamente qualcuno in Procura le abbia ricordato che chi, come lei, vive nell’illegalità, in un Paese diverso dal nostro difficilmente avrebbe trovato un magistrato disposto ad ascoltarla e sarebbe stato più probabile che,  invece di ricevere l’aiuto richiesto, lei stessa finisse in prigione per complicità con le illecite attività del marito. 

Purtroppo temo che nessuno al Palazzo di Giustizia abbia avuto l’accortezza di rammentarglielo. 

Dico ciò perché mi sto rendendo conto che alcuni magistrati e tutori dell’ordine italiani sembrano avere un occhio di riguardo per gli immigrati nostri ospiti anche quando si tratta di casi meno gravi di questo. 

Per esempio non è raro che ladri e spacciatori di vecchia o nuova immigrazione chiamino le forze dell’ordine quando coraggiose troupe televisive invadono le loro zone operative per denunciare al mondo le loro malefatte. 

Una nota borseggiatrice di Milano ha avuto il coraggio di chiamare i carabinieri, perché un giornalista della TV la riprendeva mentre era al lavoro (sic!) sulla metropolitana! 

Ed in un talkshow televisivo che trattò questo caso ha pure trovato chi le dava ragione! 

Povera Italia!

 

 

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