
Pensierini...
Sep 28, 2024di Giglio Reduzzi
Il mistero del contingente ONU in Libano
Ora tutti sanno che, come non bastasse quella di Gaza, anche tra Israele ed il Libano è scoppiata la guerra.
Il primo Paese invia decine di bombardieri sul secondo e questo manda migliaia di missili sul primo.
In mezzo ci stanno i soldati della missione ONU che stanno a guardare (quel tanto che si può vedere da un bunker) e non fanno assolutamente nulla.
I media sono così imbarazzati a parlarne che preferiscono stare zitti.
Non solo, ma il nostro Ministro della Difesa, non ha esitato, poco tempo fa, ad esaltare il ruolo di quella missione, dove i militari italiani costituiscono il nucleo più numeroso.
Questo silenzio mi irrita enormemente, perché conferma, più nettamente di prima, la totale inutilità della presenza ONU -e conseguentemente italiana- in quel territorio.
Sentimento che ho sempre provato, anche in considerazione delle enormi spese che il governo ha dovuto affrontare per mantenere questo contingente, la cui nascita risale nientemeno che agli anni 80 del secolo scorso ed il cui compito evidentemente non è di fare da cuscinetto tra i due Paesi, come molti di noi credevano e forse continuano a credere.
Altrimenti almeno uno delle migliaia di razzi che quotidianamente passano sulla testa dei nostri soldati lo avrebbero abbattuto o almeno provato a farlo.
Nasce il sospetto che il contingente in questione sia nato più per il bene di chi è chiamato a farne parte, che per l’ottenimento dei compiti assegnati.
Poi c’è la delusione di vedere che cambiano i governi, ma i soldi pubblici continuano ad essere buttati dalla finestra.
Esattamente come facevano i governi di Sinistra.
Anzi con punte di compiacimento.