Telegram
WhatsApp
TRUTH

Pensierini...

giglio reduzzi May 08, 2025

di Giglio Reduzzi

1. Merz

La fragilità del nuovo governo tedesco (concessione della fiducia al secondo tentativo, nonostante la lunga preparazione) rispecchia fedelmente quella dell’Unione Europea.

Infatti entrambi i governi sono figli del medesimo progetto: quello di continuare a formare coalizioni basate solo sui numeri (ancorché decrescenti), anziché sulle tendenze e quindi poco o per nulla rispettose del sentimento popolare.

Queste ultime infatti, piaccia o non piaccia, porterebbero inesorabilmente verso governi di centro-destra, mentre i numeri consentono ancora striminzite coalizioni di centro-sinistra.

Di tale fragilità si è subito accorta Ursula Von der Leyen che non a caso sta pian piano rinunciando alle sue proposte iniziali e, per colloquiare con il resto del mondo, fa largo uso di personaggi più benvoluti, anche se estranei alla sua Commissione, come Giorgia Meloni.

Della stessa fragilità è ben conscio anche Emanuel Macron, che, avendo escluso la destra di Le Pen dal suo governo, è alla disperata ricerca di trovare all’estero quel consenso che non ha in Patria e dove (forte di una Costituzione che glielo consente) cambia le squadre di governo come fossero kleenex.

Per porre fine a queste fragilità sarebbe onesto, a mio avviso, che Francia e Germania facessero ricorso a nuove elezioni.

Il cui risultato avrebbe immediate ripercussioni anche sull’assetto governativo europeo.

E’ vero: per disfarsi di Ursula Von der Leyen, forse basterebbe che il PD si ritirasse dal gruppo dei Socialdemocratici europei (dove dice di non trovarsi a suo agio), oppure che Forza Italia facesse lo stesso nei riguardi del PP europeo (dove pure ha qualche problema), ma ciò significherebbe assegnare a Elly Schlein e ad Antonio Tajani una statura politica che purtroppo non hanno.

2. Una cultura antistupro

Lungo i fiumi dell’Africa non è raro vedere uomini e ragazzi che passeggiano senza mutande.

Poi, se spingi lo sguardo più in là, invece vedi donne e ragazze che camminano coperte di un abito nero che va dalla testa ai piedi.

Ma la scena appare strana soltanto a noi forestieri.

Per i locali è cosa normale.

E’ frutto della loro cultura secondo cui, dato che gli uomini sono attratti dalla donna, questa, per non eccitarli, deve nascondersi.

Viceversa da noi si fa un po’per uno: tu non mi fai vedere le tue pudenda ed io non ti faccio vedere le mie.

Sembra un compromesso ragionevole.

Ma lo è solo se uomini e donne vengono messi sullo stesso piano e hanno pari diritti.

Viceversa, se sei femmina ed hai la sfortuna di nascere in un ambiente dove la donna vale metà dell’uomo (spesso per legge),  devi soggiacere a questa discriminazione e, tanto per cominciare, devi andare in giro tutta coperta anche se fa un caldo boia, se no il maschio si eccita.

Capito?

Ecco perché, quando un africano sbarca a Lampedusa, la prima cosa che gli si dovrebbe dire, ma che temo non gli venga detta, è: guarda ragazzo che qui non si stupra.

Per strano che possa sembrarti qui le ragazze vanno in giro con gli stessi pantaloncini che metti tu e pertanto, quando le vedi vestite a quel modo, non devi sentirti autorizzato a stuprarle, come faresti, con qualche ragione, al tuo Paese.

Sono sicuro che se accogliessimo questo semplice suggerimento dimezzeremmo gli episodi di stupro che vengono commessi in territorio italiano da parte degli immigrati.

Non solo gli africani, ma tutti coloro che provengono dai paesi dove (de iure o de facto) la donna vale la metà dell’uomo ed è costretta a nascondere il proprio corpo, spesso persino a mutilarlo (infibulazione).

 

ENTRA ANCHE TU NELLA BRIGATA PER LA DIFESA DELL'OVVIO!

Partecipa attivamente nella Battaglia per la difesa della libertà e dell'ovvio!

DIVENTA MEMBRO

Iscriviti alla Newsletter!

Rimani aggiornato su tutte le nostre iniziative e novità!

Nessuna spam garantita. Disiscriviti quando vuoi!