Pensierini...

di Giglio Reduzzi

La follia di ReArm Europe

Tutti gli incontri e tutti i discorsi sul folle piano Ursula (che, proprio perché folle, non si farà mai), sono però serviti, secondo me, a due cose:

1. Svelare il tentativo di Emanuel Macron di ottenere sulla scena internazionale quella visibilità che non ha trovato e non trova in patria.

Figuriamoci se il presidente di quella Francia che non ha mai regalato niente a nessuno vuole fornirci gratis il suo ombrello nucleare!

Ce lo vuole solo vendere ed a caro prezzo, mettendoci dentro anche il costo della supervisione, cioè quello che per noi si tradurrebbe in sousmission.

1. Dichiarare una volta per tutte che l’UE, non essendo uno Stato, non può avere un esercito comune.

Da questa solenne dichiarazione discende che:

1. il piano Ursula (ReArm Europe) può solo mirare al rafforzamento dei 27 eserciti nazionali esistenti,
2. alla Magistratura nostrana viene meno la base giuridica su cui fondava la propria politica antigovernativa.

Quella di ritenersi sottoposta alla giurisdizione europea piuttosto che a quella italiana, per inaudito che ciò possa sembrare.

(E che vanamente speravamo fosse stata messa in un cassetto dal passaggio della presidenza  ANM da Giuseppe Santa Lucia a Cesare Parodi).

Infatti è evidente che l’Europa, se non può avere un solo esercito perché non è uno Stato, non può neppure avere una sola giurisdizione.