
Pensierini...
Feb 25, 2025di Giglio Reduzzi
1. Un’Europa forte e unita?
E’ l’invocazione fatta da Mario Draghi, l’uomo che Sergio Mattarella ci aveva presentato come il più capace degli uomini a sua disposizione.
Anche Maurizio Crozza (che non è politico di professione) si è reso conto di quanto stupida fosse quella invocazione, specie dopo che alla domanda del giornalista “per fare che”, Draghi rispose “non ne ho idea”.
E meno male che l’Europa per ora non è né forte né unita.
Infatti, se lo fosse, lo sarebbe alle condizioni di Ursula Von der Leyen, Macron e Scholtz, cioè tre morti viventi, mentre il futuro dell’Europa, in parte già iniziato (cfr. caso Italia) poggerà su personaggi ben più autorevoli.
La elezione di Trump è oltremodo significativa e lo diventerà ancora di più dopo le elezioni in Germania.
Per adesso è meglio che l’Europa rimanga disunita e debole.
Quando si sarà riappropriata definitivamente dei suoi valori ed abbandonato le sue follie verdi, potrà unirsi e fortificarsi.
2. Andrea Delmastro
Il fatto che il Procuratore abbia chiesto l’archiviazione della relativa denuncia (presentata, udite udite, da Angelo Bonelli ) e che il Giudice invece abbia condannato Andrea Delmastro non è affatto una prova della indipendenza della Magistratura inquirente rispetto a quella giudicante, come alcuni sostengono.
Infatti si tratta di una situazione episodica che, in assenza della riforma in preparazione, non è suffragata sul piano giuridico.
In parole povere, nulla vieta che, fintanto che procuratori e giudici si trovano allo stesso tavolo dello stesso club, uno dica all’altro: sia ben chiaro: io faccio finta di assolverlo, ma tu bastonalo a dovere, perché dobbiamo mandare un segnale al governo!