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Pensierini..

giglio reduzzi Jan 25, 2024

 

di Giglio Reduzzi

Le elezioni europee

Perché tanto interesse per le prossime elezioni europee? Elementare Watson: perché nulla è più “politico” del voto per le elezioni europee, salvo il nome. 

Ecco la prova: l’ultima volta che si è votato per le elezioni europee correva l’anno 2019 ed il risultato per il Centro Destra (CD) fu del 49%. 

Quando, tre anni e mezzo dopo, si è votato per le politiche, l’esito per il CD fu del 44%, cioè pressoché identico, con la sola differenza che, mentre i voti per Forza Italia sono rimasti invariati, la Lega di Matteo Salvini ha ceduto molti dei suoi a FdI di Giorgia Meloni, che è pertanto diventato il partito egemone della coalizione. 

Sono cambiati gli addendi, ma non il totale. 

Speriamo che di questa equivalenza di fatto si sia reso conto (e pentito) anche il Capo dello Stato, che invece, come si sa, al momento della crisi del 2019, insistette per mantenere al comando il M5S, benché il risultato delle elezioni europee fosse noto da mesi. 

Un risultato che, evidenziando il crollo del Movimento di Grillo, dimostrava quanto fosse lontano la sua rappresentanza parlamentare dal sentimento nazionale. 

Un’onesta presa d’atto da parte del Presidente della Repubblica di questa discrepanza avrebbe risparmiato all’Italia i danni creati dall’improvvisato Movimento creato da Grillo e guidato da Conte. 

Ovviamente l’interesse per le prossime elezioni europee è anche dovuto al fatto che nessuna parte politica sembra essere pienamente soddisfatta di come funziona oggi l’Unione Europea. 

Per cui tutti sperano nei cambiamenti strutturali che le prossime consultazioni elettorali comporteranno. 

Anche perché sono anni ormai che i nostri Presidenti della Repubblica sembrano avere più a cuore il rispetto delle direttive europee che l’attuazione dei provvedimenti emessi dai nostri governi. 

C’è addirittura chi sospetta che la sostituzione di Berlusconi con Monti sia avvenuta per fare una cortesia a Sarkozy e alla Merkel, anche se, in questo caso, non si tratta stricte dictu di Unione Europea, ma di due autorevoli rappresentanti della medesima. 

I sospetti diventano convinzioni quando si apprende che l’attuale Capo di Stato accompagna la promulgazione di atti governativi con lettere in cui raccomanda all’esecutivo maggior  rispetto delle direttive europee. 

In ciò non differenziandosi molto dal comportamento di quei magistrati nostrani (tipo giudice Apostolico) che tendono a valutare la compatibilità delle nostre leggi con quelle emesse dalla UE sotto la denominazione di “direttive”. 

E tutto questo prima che sia definita una volta per sempre quali leggi abbiano più valore delle altre in caso di conflitto: se quelle dell’UE o le nostre. 

Il fatto che quando si insediano i nostri ministri giurino fedeltà alla  Costituzione italiana e solo su quella mi fa pensare che a prevalere siano le nostre. 

E’ evidente che l’origine di questi singolari comportamenti  verrebbe totalmente a mancare ove, per effetto delle prossime elezioni, il governo dell’Unione dovesse passare dalle mani dell’attuale Commissione, frutto di un’alleanza di Centro Sinistra, ad un’altra di Centro Destra e, pertanto, maggiormente allineata con le posizioni del nostro attuale esecutivo. 

E’ evidente infatti che, se  -per esempio- la famosa direttiva Bolkestein dovesse essere modificata dalla nuova Commissione in modo da risultare compatibile con le nostre esigenze nazionali, il Capo dello Stato non avrebbe più bisogno di dare suggerimenti al nostro esecutivo. 

Idem per quanto riguarda la politica immigratoria tanto cara al magistrato Apostolico.

 

 

 

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