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Quello che ogni cattolico deve conoscere in merito alla fecondazione artificiale e la cooperazione al male.

national catholic register universitari per la vita Dec 22, 2023

di Universitari per la Vita

D. Ho bisogno di aiuto per decidere se posso prestare denaro a una persona che desidera utilizzarlo per rimanere incinta mediante la fecondazione in vitro (IVF). Sapendo a cosa servirebbero i soldi, sarebbe sbagliato da parte mia prestarle i soldi? — Manuel

R. Caro fratello, prestarle dei soldi affinché possa usarli per fare qualcosa di moralmente illecito, anche se si hanno dei dubbi, moralmente parlando è condividere la sua colpa per il male fatto. Potresti dire: “Ma non voglio che li usi per la fecondazione in vitro, è solo che mi dispiace per lei”. Ma sentirsi dispiaciuti non è un atto di volontà: è un’emozione. E non dubito che tu simpatizzi emotivamente con il suo desiderio di un figlio; forse l’hai aiutata a portare la grave croce dell’infertilità e hai condiviso la sua frustrazione e sofferenza per i tentativi falliti di rimanere incinta. Questa sorta di vicinanza alla sua sofferenza – questo aiutarla a portare la sua croce – è una cosa benedetta. È quello che fece San Simone di Cirene per Gesù sulla via del Calvario.

Ma dandole i soldi per eseguire la fecondazione in vitro, implica che tu sia necessariamente d’accordo – non emotivamente ma volontariamente – che lei usi i soldi per fare ciò per cui glieli hai dati. Nello scegliere liberamente di pagare per la sua azione peccaminosa, scegli con lei ciò che lei sceglie. E dato che lei sceglie il male, anche tu lo fai. La tradizione cattolica chiama questa cooperazione formale.

Senza dubbio questo sarebbe stato più lampante se avesse scelto qualcosa di più evidentemente malvagio. Se lei venisse da te e ti chiedesse di comprarle una pistola calibro 40 perché vuole fare a pezzi la suocera, avresti ragione a rifiutare, sapendo che acquistandole la pistola per quello scopo, non solo lei ma anche tu saresti un assassino.

Ma non sempre l’erroneità della fecondazione in vitro ci è così evidente. Ci concentriamo in modo sproporzionato sul bene che potrebbe essere ottenuto attraverso il processo. Come può essere sbagliato desiderare un bambino? I cattolici non sono pro-vita e pro-bambini? Non vogliono che abbiamo figli?

Volere un bambino ovviamente non è sbagliato. Né lo è volere l’intimità con un’altra persona. Né lo è il desiderio di sicurezza finanziaria. Né lo è il desiderio di essere liberi dalla carcerazione. Ma proprio come avere rapporti al di fuori del matrimonio per raggiungere l’intimità, o rapinare una banca per ottenere sicurezza finanziaria, o mentire sul banco dei testimoni per evitare l’incarcerazione, sono cattivi mezzi per raggiungere buoni fini, così anche fare un figlio in un laboratorio per “avere” un bambino è un cattivo mezzo per un buon fine.

È un atto malvagio perché tratta il bambino come una cosa, come un oggetto. Gli oggetti vengono realizzati e manipolati da tecnici e scartati quando non superano il controllo di qualità. La fecondazione in vitro tratta gli esseri umani allo stadio embrionale dello sviluppo come materiale di laboratorio.

Dall’inizio alla fine, la fecondazione in vitro è disumanizzante. Per ottenere i gameti necessari, gli uomini solitamente compiono atti contrari alla virtù della purezza e le ovaie delle donne devono essere pericolosamente stimolate da potenti farmaci. I tecnici quindi esaminano gli spermatozoi e gli ovuli e selezionano quelli “più sani” e producono con essi più embrioni umani – esseri umani – in piastre di Petri. Gli embrioni vengono poi esaminati al microscopio e quelli che presentano difetti evidenti vengono distrutti. Gli embrioni “sani” vengono coltivati per alcuni giorni, su di essi vengono eseguiti test per assicurarsi che “superino” il controllo di qualità e alcuni vengono selezionati per il trasferimento nell’utero della donna. Gli embrioni in eccesso vengono uccisi o congelati e “destinati” a vari scopi, tra cui future gravidanze, ricerche distruttive sugli embrioni o donazioni ad altri pazienti.

Devo chiederti perché tutto questo è sbagliato? Perché gli uomini non dovrebbero compiere atti immorali e le donne non dovrebbero essere sottoposte a pericolosi farmaci di iperstimolazione; i figli non dovrebbero essere prodotti come oggetti in un laboratorio, dovrebbero essere generati nell’amore unanime dei coniugi; gli esseri umani deboli non dovrebbero essere messi a morte a causa delle loro disabilità e i bambini, non importa quanto piccoli, non dovrebbero mai essere congelati.

L’insegnamento cattolico è stato riaffermato più e più volte negli ultimi 40 anni. La trattazione più completa della fecondazione in vitro si trova nel documento Donum Vitae, parti I-II, del 1987, scritto dal cardinale Joseph Ratzinger e pubblicato dalla Congregazione per la dottrina della fede. Il testo può risultare difficile in alcuni punti, ma il messaggio generale è che la fecondazione in vitro è un’offesa flagrante contro la dignità della vita umana nella sua fase embrionale di esistenza e contro il diritto naturale di ogni essere umano a venire all’esistenza come frutto dell’amore coniugale e non come prodotto in laboratorio.

I numeri sono piuttosto sorprendenti. Ci sono più di 450 cliniche per la fecondazione in vitro negli Stati Uniti. Nel 2021 (l’anno più recente di segnalazione del CDC), circa 238.000 donne sono state sottoposte a fecondazione in vitro. Il processo per ottenere una gravidanza di successo richiede solitamente più di un “ciclo” (tentativo di fecondazione in vitro). Nel 2021 si sono verificati più di 413.000 cicli, con un totale di 97.128 bambini nati vivi solo negli Stati Uniti.

La stragrande maggioranza di questi cicli sono stati eseguiti in cliniche che effettuano uno screening eugenico sugli embrioni prima di impiantarli, uccidendo i bambini non idonei e congelando quelli sani in eccesso ritenuti “non più necessari”.

Vengono prodotti tra i 12 e i 15 embrioni per donna per ogni trattamento di fecondazione in vitro, che di solito danno luogo a non più di una gravidanza vitale. Usando il numero conservativo di 12, se lo moltiplichiamo per 238.000 donne e poi ne sottraiamo 97.000 (il numero di bambini abbastanza fortunati da nascere vivi), otteniamo più di due milioni e mezzo di esseri umani (che non sono stati così fortunati). Questi sono stati uccisi o congelati in un solo anno nel nostro Paese per alimentare questa sordida industria. (Nota: cfr. i circa 930.000 aborti eseguiti negli Stati Uniti nel 2020; fonte Guttmacher Institute; i numeri non sono disponibili per il 2021).

Conclusione? Le cliniche per la fecondazione in vitro, che siano nello studio medico dietro l’angolo, nell’ospedale della nostra comunità locale o nelle cliniche indipendenti per la fertilità, sono luoghi di indicibile male, probabilmente peggiori delle strutture per l’aborto. Sebbene gli embrioni siano piccoli, facilmente manipolabili e uccisi senza spargimento di sangue, non lasciarti ingannare dalle apparenze. Queste attività sono fabbriche di omicidi.

La fecondazione in vitro ha causato danni incalcolabili a persone, matrimoni e famiglie. Sì, talvolta fa ottenere alle persone ciò che vogliono. Ma a quale costo?

Ha anche arrecato un danno incalcolabile all’unità della Chiesa cattolica, dal momento che un gran numero di cattolici, per ignoranza o cattiva volontà, rifiutano l’insegnamento inequivocabile della Chiesa sull’immoralità della fecondazione in vitro; molti, molti cattolici, probabilmente milioni, dall’arrivo sulla scena pubblica della fecondazione in vitro nel 1978, l’hanno utilizzata per produrre i propri figli.

Ti esorto a essere San Simone di Cirene per la tua amica. Simone non ha mai aiutato Gesù ad abbandonare la sua croce; se lo avesse fatto, sarebbe ricordato come Giuda. Aiutò Gesù a compiere la volontà del Padre per la sua vita, anche se era terribilmente doloroso.

Aiuta la tua amica a portare la sua croce. Fai tutto il possibile per consigliarla e aiutarla ad evitare il male e a compiere il bene: adozione, affidamento, ministero per i bambini disabili. Attira la sua attenzione sulle opportunità mediche che utilizzano la tecnologia coerente con la buona morale che aiuta le donne affette da infertilità.

Aiutatela con delicatezza a vedere come il potente desiderio di avere un figlio può spesso renderci ciechi di fronte ai danni e ai torti causati dalle opzioni socialmente accettate ma moralmente cattive disponibili per realizzare quel desiderio.

Pregate infine per Lei, soprattutto per intercessione dei Santi Innocenti.

Fonte: National Catholic Register

 

 

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