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Sanremo 2024

silvana de mari Feb 16, 2024

di Silvana De Mari

Noiosi bambolotti si credono trasgressivi perché portano orrende gonne oppure hanno inquinato il pianeta e sprecato dieci ore della loro vita per farsi i cornoni viola. È l’offerta che crea la domanda. Spettacoli sempre più squallidi hanno addestrato il pubblico alla mediocrità. Macinando cifre iperboliche, Sanremo offre uno spettacolo grottesco di indottrinamento e propaganda mainstream. Il vaccino è una benedizione, solo asociali isterici possono contestarlo, pensati libera, l’Ucraina vincerà la guerra. Per inciso: l’anno scorso hanno letto una lettera di Zelenski. Quest’anno che la guerra è persa clamorosamente non se ne parla? La gonna e i cornoni viola sono l’unica possibilità per rendere memorabile il nulla. I tizi che in questi giorni esibiscono sul palco del Festival di Sanremo sono queer, trasgressivi, contestano gli stereotipi. Non spaccateci gli stereotipi, a noi piacciono dannatamente. Troviamo dannatamente sexy gli uomini vestiti da uomini e dannatamente insipidi i tizietti di Sanremo.

Una volta che la trasgressione è al potere, i Pride sono finanziati con denaro pubblico mentre sono osceni e blasfemi (gli aggettivi sono presi da gay,it), il palco di Sanremo sempre osceno e spesso blasfemo, vuol dire che stanno calpestando il popolo, la sua etica, la sua religione e la sua estetica. I fanciulletti e le fanciullette di Sanremo, con i loro abiti di una bruttezza deprimente e i loro capelli di colori deprimenti, nell’abissale noia della loro cosiddetta trasgressione, hanno protestato per il green pass o per i diritti più elementari dei bambini, cancellati per una malattia che, se ben curata, aveva lo 0,2% di mortalità? Quanti tra loro hanno protestato perché era possibile portare fuori il cane, ma non i bambini? In Germania raccomandavano di stare all’aria aperta almeno due ore al giorno, quanti hanno protestato per i lockdown? Guardate le loro facce di falsi trasgressivi: questi sono i servitori del potere, con il loro ridicolo abbigliamento, le loro ridicole capigliature, le loro ridicole canzoni.

Questo è ciò che vuole il potere. Sanremo è il simbolo del potere, è la versione soft del DDL Zan che minaccia di rinchiuderci in galera o rovinarci economicamente a causa delle nostre idee, mentre il Festival di Sanremo ci indica il modello per essere cool: il fluido.  Nutro un’assoluta disistima per Fiorello e Amedeo: incapaci di una sola battuta decente. Sarebbero già poveri come animatori in un villaggio vacanze: il ballo del Qua Qua è roba da animatori da villaggio vacanze. Le scarpe di Travolta sono state inquadrate platealmente, con i produttori di quelle scarpe seduti in prima fila: un caso. Altissima trasgressione per le frecciate alla mascolinità tossica e l’inno al queer. Ci saremmo preoccupati se non ci fossero stati.

Fiorello con la complicità dell’altro, due anni fa, ha deriso il dolore umano, ridicolizzando il dolore degli effetti collaterali da vaccino: quindi per lui gli effetti collaterali da vaccino non esistono. È successo due anni fa, ma fino ad ora non sono arrivate scuse, nessun accenno quest’anno ai bambini con la miocardite, alle chemio, alle morti improvvise, alle vite distrutte da malattie degenerative.  Ho ricevuto e continuo a ricevere innumerevoli mail di persone che mi raccontano della loro vita distrutta, trasformata in una odissea tra specialisti ed esami, chemioterapia e sedia a rotelle. E poi ci sono i malori improvviso termine vezzoso con cui si indica una morte improvvisa, aumentati in maniera esponenziale.

Fiorello e Amedeo non mi fanno ridere. Sanremo è propaganda LGBT, la versione malamente canora del DDL Zan. È fondamentale difendere i nostri figli da Sanremo e dal DDL Zan che non è passato ufficialmente, ma è entrato nelle scuole in maniera ufficiosa con le offerte formative degli istituti e con i corsi di aggiornamento per gli insegnanti, corsi dove viene insegnato il falso, che una bambina può nascere nel corpo di un bambino e viceversa. Nessuno nasce nel corpo sbagliato perché la nostra mente è incarnata nel corpo. In questo momento siamo abbastanza disarmati contro i presidi e gli insegnanti, ma potremmo essere più forti andando a firmare per  promuovere il referendum che chiede di eliminare il gender dalle scuole e, già che ci siamo, firmiamo anche per il diritto alla libertà di pagare in contanti perché se ci tolgono questo diritto ci ritroveremo sotto scacco del  potere  che può bloccarci il conto corrente se siamo dissenzienti o se, per esempio, abbiamo parlato male dei pride,  inoltre con la moneta elettronica si conosce quello che ho fatto, dove sono andata, cosa ho acquistato e questo conferisce al potere una capacità di manipolazione enorme. E poi vogliamo produrre noi il nostro cibo, vogliamo piantare zucchine ed allevare galline. Non vogliamo mangiare insetti. Non ce n’è motivo. Ci sono popolazioni che lo fanno perché non hanno altro, ma noi non siamo in grado di digerire la chitina, mangiare insetti ci provocherà un’infiammazione cronica dell’intestino con aumento della permeabilità della parete intestinale e passaggio nel sangue di molecole nocive responsabili a loro volta di un’infiammazione cronica delle cellule cerebrali e maggior rischio di Alzheimer, come l’enorme uso di zucchero che ci consigliano con le pubblicità. Il terzo referendum è per evitare l’abolizione del denaro. Per un articolo come questo, in altre nazioni, mi bloccherebbero il conto in banca.

 

 

 

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