
Svolta della Corte Costituzionale: parla di «dignità dell’embrione»
Jul 25, 2023da Pro Vita & Famiglia
Il tema centrale di cui parliamo è controverso e, soprattutto, non ci trova assolutamente d’accordo perché si basa su una questione totalmente staccata dalla naturalità e dall'etica delle cose. Stiamo parlando, infatti, della procreazione medicalmente assistita.
A tal proposto la Corte Costituzionale – come riporta un comunicato stampa di oggi, 24 luglio 2023 – è stata chiamata a valutare, con un pronunciamento, la legittimità della previsione che, nell’ambito della procreazione medicalmente assistita, stabilisce la irrevocabilità del consenso dell’uomo dopo la fecondazione dell’ovulo. A tal proposito è stato sentenziato che il consenso dell’uomo non può essere revocato dopo la fecondazione.
Quello che però ci interessa - e che ci appare non solo condivisibile ma rappresenta una vera e propria notizia bomba in riferimento a tutti gli altri ambiti etici, sociali, medici e, soprattutto, giuridici e legislativi – è il fatto che, nella sua sentenza, la Corte Costituzionale parla espressamente e lo fa più volte della «dignità dell’embrione». E lo fa anche accostando tale dignità ad altri diritti. Si legge infatti di dover tutelare la salute psicofisica della donna e la sua libertà di autodeterminazione a diventare madre; la libertà di autodeterminazione dell’uomo a non divenire padre; i diritti del nato a seguito della PMA e, appunto, «la dignità dell’embrione».
Ripetiamo: il tema di base dell’intera vicenda e della sentenza stessa è quanto di più distante dalle posizioni di Pro Vita & Famiglia onlus che, da sempre, contrasta pratiche non etiche come la procreazione medicalmente assistita, ma questo piccolo grande dettaglio contenuto all’interno della sentenza è una “notizia bomba” rispetto all’intero panorama costituzionale, giuridico e anche per il futuro legislativo dell’Italia.
Se, come è vero e condivisibile, in questo caso si parla e quindi si afferma l’esistenza di una «dignità dell’embrione», è altrettanto vero che questa dignità esiste sempre e per qualsiasi embrione. Dunque in caso di aborto, di qualsiasi aborto, cara Corte Costituzionale, dove è la «dignità dell’embrione»?
Nonostante – lo ribadiamo per l’ennesima volta – il tema non etico della Pma, dobbiamo dunque dire “grazie” alla Corte Costituzionale perché citando la «dignità dell’embrione» ci dà lo spunto per affermare che, ora più che mai e proprio in ragione di questa dignità, serve urgentemente una riflessione e un ripensamento di tutte quelle leggi – vedi la 194 ma non solo – che non tengono conto, e anzi distruggono, questa sacrosanta dignità.
Fonte: Corte Costituzionale