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Triplice Giubileo di San Tommaso d’Aquino

renovatio 21 san tommaso d’aquino Sep 11, 2023

di : RENOVATIO 21

Dal 28 gennaio 2023 al 28 gennaio 2025, in occasione del triplice giubileo di San Tommaso d’Aquino, i fedeli cattolici possono beneficiare di un’indulgenza plenaria per la remissione della pena per i peccati perdonati. Il 2023, 2024 e 2025 rappresentano i tre anni giubilari della nascita (1225), della morte (1274) e della canonizzazione (1323) di san Tommaso d’Aquino, domenicano, dottore della Chiesa, chiamato il Dottore Angelico.

Nacque il 28 gennaio 1225 a Roccasecca, nel Regno di Sicilia, morì nell’Abbazia cistercense di Fossanova il 7 marzo 1274 e fu canonizzato da Papa Giovanni XXII il 18 luglio 1323. L’anno 2023 segna quindi il 700° anniversario della sua canonizzazione, nel 2024 sarà il 750° anniversario della sua morte e nel 2025 l’VIII centenario della sua nascita.

Inoltre, la Penitenzieria Apostolica «attingendo ai celesti tesori della Chiesa, concede volentieri l’indulgenza plenaria, della quale i fedeli veramente pentiti e mossi da carità potranno beneficiare alle consuete condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice. L’indulgenza plenaria può essere applicata a suffragio anche alle anime dei fedeli ancora in purgatorio».

L’indulgenza si può ottenere compiendo un pellegrinaggio in un luogo santo legato all’Ordine dei Frati Predicatori, «partecipando devotamente alle celebrazioni giubilari», o «almeno dedicando un congruo tempo al pio raccoglimento», concludendo con la preghiera del Padre Nostro, la recita del Credo e l’invocazione all’intercessione della Vergine Maria e di San Tommaso d’Aquino.

Qualsiasi chiesa, santuario o cappella attualmente affidata all’Ordine Domenicano può soddisfare le esigenze del pellegrinaggio. In onore di questo giubileo, la reliquia del teschio di San Tommaso d’Aquino, che non veniva esposta dal 1369, è destinata ad essere presentata alla venerazione dei fedeli in Francia e all’estero.

Conservata sotto l’altare del convento dei Giacobini di Tolosa, culla dell’Ordine domenicano, la reliquia è stata trasferita in un nuovo reliquiario, benedetto il 27 gennaio, per la sua prima esposizione nel convento domenicano di Bordeaux. L’Associazione per il Centenario di San Tommaso d’Aquino, che ha la custodia della reliquia in questo momento giubilare, ha il compito di stabilire il calendario delle ostensioni.

Breve biografia di San Tommaso d’Aquino

Tommaso nacque nel castello di Roccasecca, nell’attuale provincia di Frosinone, dalla famiglia Aquino, il 28 gennaio 1225. All’età di cinque anni fu affidato dai genitori come oblato all’abbazia benedettina di Montecassino. All’età di dieci anni si iscrisse al corso di lettere e dialettica a Napoli; fu istruito sulla lingua greca e studiò fisica, metafisica e morale.

Intorno all’agosto del 1243 entrò tra i domenicani di Napoli. Tommaso ricevette l’abito dell’Ordine fondato a Tolosa nel 1215 da san Domenico. Tuttavia la famiglia di Tommaso, che si oppose alla sua vocazione nell’ordine mendicante, lo rinchiuse per un anno nel castello di famiglia di Roccasecca. Poté ritornare al convento di Napoli nell’autunno del 1244.

Studiò a Parigi dal 1245-1246 al 1248, poi fu assistente di Sant’Alberto Magno a Colonia dal 1248 al 1252. Tornò a Parigi dal 1252 al 1256 per insegnarvi come baccelliere. Commenta le Sentenze di Pietro Lombardo, opera di riferimento fino al XVI secolo per lo studio della teologia.

Scrisse poi il Commento alle Sentenze, prima della Contra Gentiles e della Summa theologiæ. Nel febbraio 1256 fu ammesso alla licentia docendi, che gli diede la facoltà di insegnare come maestro di teologia. Fu poi Maestro Reggente dal 1256 al 1259.

Successivamente, dal capitolo generale di Valenciennes del 1259, fu incaricato di insegnare a Napoli, dal 1259 al 1261. Fu nominato lettore conventuale, cioè responsabile della vita intellettuale, filosofica e teologica del convento di Orvieto dal 1261 al 1265. Qui completò la Contra Gentiles iniziati nel 1257.

Fu nominato Maestro Reggente a Roma tra il 1265 e il 1268. Fu lì che intraprese la stesura della prima parte della Summa theologiæ, la prima pars, che tratta di Dio e della sua opera della Creazione. Ritornò a Parigi dal 1268 al 1272. Lì scrisse la seconda parte della Summa, secunda pars, che riguarda la vita morale umana.

Nella primavera del 1272 lasciò Parigi e ritornò a Napoli, dove fu nominato Maestro Reggente fino al febbraio 1274. Fu a Napoli che scrisse la terza parte della Summa, tertia pars, che tratta di Cristo Redentore, dei sacramenti e dei Novissimi. Fu poi convocato come teologo da papa Gregorio X al secondo Concilio di Lione, concilio per l’unione con i Greci separati da Roma dal 1054.

Nel recarsi al Concilio di Lione, si ammalò gravemente nell’abbazia cistercense di Fossanova. I monaci lo si occuparono delle sue cure e Tommaso, in segno di gratitudine, spiegò loro il Cantico dei Cantici. Rese l’anima e a Dio il 7 marzo 1274.

San Tommaso fu canonizzato il 18 luglio 1323. Fu proclamato Dottore della Chiesa da Papa San Pio V il 15 aprile 1567 e Dottore Comune della Chiesa nel 1923 da Papa Pio XI. Su richiesta del Maestro Generale dei Domenicani, Elie de Raymond, Papa Urbano V nel 1368 obbligò i Cistercensi di Fossanova a restituire la testa e il corpo di San Tommaso d’Aquino alla sua famiglia religiosa; queste reliquie furono trasferite a Tolosa.

Il suo braccio destro, offerto a Parigi, passò poi al convento dei Santi Domenico e Sisto, a Roma

Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

Immagine di Nheyob via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

 

 

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