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LETTERA DI COMMIATO DELLA DOTT.SSA SILVANA DE MARI
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Cari, anzi Carissimi Brigatari,
come già sapete il 30 giugno 2025 termineranno le nostre attività , è stato un onore dividere con voi l’esperienza della Brigata.
Apparteniamo a un’epoca storica estremamente bizzarra, un’epoca in cui tutti i principi dell’etica, della scienza e della convivenza civile sono stati calpestati. La dignità umana è stata calpestata. Le libertà più elementari come quella di uscire di casa, di portare il proprio bambino a correre in un parco sono state negate. Anche sotto le dittature più spietate i bambini potevano correre sui prati. Nemmeno sotto le dittature più terribili, cittadini sono stati sottoposti all’obbligo dell’inoculazione di farmaci tossici. I principi scientifici sono stati cancellati da dogmi indimostrati e indimostrabili. La Brigata ha voluto dire libertà e coraggio. Sono profondamente grata a Corrado Ruini che si è assunto il complesso compito dell’organizzazione della Brigata. Io e Corrado siamo diventati amici fraterni.
Tutti noi abbiamo resistito a una pressione mediatica, sociale, legale incredibile, qualcosa che mai era stato esercitato nelle nazioni cosiddette democratiche. Siamo riusciti a tener testa tutti insieme, incontrandoci in un’area protetta come una fortezza. Ringrazio gli informatici della Brigata per il loro formidabile lavoro. Abbiamo potuto muoverci grazie a loro in uno spazio sicuro, che è diventato anche una scuola di pensiero, arte, filosofia, medicina, politica e storia. Anche loro sono amici fraterni. La Brigata non ha voluto dire solamente consigli medici, peraltro preziosi e fondamentali, nel momento in cui ce n’è un bisogno disperato e nel momento in cui nessun altro li sta dando. I medici di Brigata sono stati formidabili, si sono assunti responsabilità enormi, nel momento in cui molti medici di famiglia si sono rintanati e hanno abbandonato i pazienti. Sono profondamente grata a tutti i medici di Brigata, per l’eccezionale lavoro che hanno fatto, per tutto quello che ho imparato da loro durante le dirette. Lavorare con loro è stato un enorme arricchimento anche dal punto di vista tecnico. E moltissimo ho imparato anche da Rachele Sagramoso: è stato un onore parlare di donne, di allattamento, di accudimento, di figli, di madri, di padri che fanno i padri. La Brigata ha voluto dire cultura, filosofia, storia, letteratura, musica, bellezza. Sono infinitamente grata a tutti i conferenzieri, che ci hanno insegnato moltissimo. Alcuni di loro hanno tenuto splendide conferenze, altri veri e propri corsi: per la prima volta ho scoperto a fondo autori come Don Giussani e Guareschi e Chesterton. Un ringraziamento agli amici Algarotti e Trevisan. Grazie a Daniele per il corso di giardinaggio. In Brigata abbiamo recitato il Rosario tutti insieme: questa è una ricchezza formidabile. La recita del Rosario, diffondere il Rosario sono beni eterni. Abbiamo ascoltato catechesi bellissime di Padre Paolo. Anna Maria ha regalato ore e ore di bellezza e cultura. Ha insegnato la magnificenza dei versi della Divina Commedia, la potenza del Manzoni e di Cervantes. Ci ha insegnato ad affrontare la vecchiaia per quello che è: un dono, a prepararci perché sia un dono, a non aver paura di questa bellissima parola che deve poter indicare serenità e saggezza. Negli ultimi mesi si è aggiunto anche Francesco che da subito è diventato un prezioso ed apprezzato collaboratore.
Non ce l’abbiamo fatta a far sopravvivere la Brigata. So che la sua chiusura è una perdita per moltissimi di voi. Noi abbiamo il cuore spezzato. Mi scuso con tutti voi di non aver fatto di più, di non aver fatto meglio, di aver fatto sempre meno. Purtroppo ho problemi personali e di famiglia, per cui quello che ho dato, per quanto poco, per quanto molto meno di quanto voi meritavate, era comunque il massimo che potevo fare. E in futuro non sono in grado di garantire nessun tipo di impegno. L’unica cosa che posso dirvi è che vi porterò nel cuore, tutti, per sempre.
Silvana De Mari