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La speranza della società cristiana oltre i traumi storici - L’Università Estiva dell’Osservatorio

osservatorio card. van thuân stefano fontana May 28, 2025

di Stefano Fontana

Dal 17 al 20 luglio prossimi si terrà la nuova edizione annuale della Università Estiva
dell’Osservatorio. L’appuntamento è a Castellamare di Stabia, presso Napoli.

Cos’è una Università Estiva?

Perché il nostro Osservatoria la organizza ogni anno? Di cosa si parlerà in questa edizione?
L’Università Estiva è un incontro residenziale di più giorni per approfondire insieme un tema
culturale, nel nostro caso legato alla Dottrina sociale della Chiesa, guidati da esperti, in modo da
uscirne poi con un quadro completo e approfondito a proposito di quell’argomento. È un
seminario prolungato di formazione intellettuale e spirituale. È come assistere ad una serie di
filmati collegati organicamente tra loro e non ad uno solo di essi. È un modo per raggiungere uno
sguardo di insieme e non solo dei frammenti. La sapienza ha bisogno di questo, essa non è una
somma di nozioni, ma la capacità di orientare la vita in base ai primi principi e ai fini ultimi.
L’uomo, però, non è solo intelligenza, anche se, sul piano naturale è proprio questa che deve stare
alla guida della nave. Durante l’Università Estiva ci partecipa ogni giorno alla Santa Messa, si sta
insieme non solo in aula ma anche a pranzo o per trascorrere la serata. La residenzialità, qui, si
dimostra decisiva per i buoni esiti dell’esperienza. Conoscersi e condividere è una gran bella cosa.
A questo scopo può essere anche utile l’ambiente naturale ameno e piacevole in cui si svolgono i
lavori.
Abbiamo così risposto alla prima domanda. Vediamo ora la seconda. Il nostro Osservatorio da
qualche anno organizza anche questa esperienza per il suo alto valore formativo e perché la
Dottrina sociale della Chiesa è un corpus dottrinale complesso e articolato che ha bisogno di una
sistematica applicazione. Le conferenze sono certamente utili, ma rischiano di lasciare il tempo
che trovano. L’Osservatorio propone varie formule formative, ma questa ha due caratteristiche
particolarmente importanti: il livello scientifico dei contenuti, pur trattati in modo comprensibile a
tutti, e la chiara impostazione culturale di fondo ispirata alla filosofia cristiana, al realismo
metafisico e alla consolidata tradizione della Chiesa. Chi vi partecipa sa che troverà posizioni
intellettuali ferme e per niente disposte a concessioni e accomodamenti quando si tratta di verità
di ragione e di fede. Il fondamento è il diritto naturale e la rivelazione. L’Università permette di
unificare le due dimensioni della conoscenza intellettiva e dell’agire pratico, nella speranza di
educare alla coerenza tra la fede e la vita. Certamente ognuno agisce come pensa, il pensiero
viene prima ma è anche in rapporto vitale con l’azione. Insieme al Rapporto annuale e alla
Giornata nazionale della Dottrina sociale della Chiesa, l’Università Estiva è una specie di “fiore
all’occhiello” dell’Osservatorio, ossia è il momento in cui meglio si percepisce la sintesi di quanto
l’Osservatorio propone nel settore di impegno a cui è dedicato.

Eccoci infine alla terza domanda. Quest’anno il titolo è “La speranza operosa oltre i traumi storici”.
Cosa sono e quali sono questi “traumi storici”? Sono quei processi epocali che hanno segnato in
modo spesso violento la transizione da una società cristiana ad una anticristiana. Le idee vengono prima delle rivoluzioni, però le rivoluzioni impongono a loro volta forti cambiamenti nelle idee. La
guerra dei Vandeani o degli Insorgenti antinapoleonici, la rivolta dei Cristeros in Messico e le
guerre carliste, testimoniano drammaticamente da un lato la ferocia dell’anticristianesimo
mascherato di libertà e, dall’altro, il martirio eroico dei fedeli in difesa della fede. Anche ai nostri
giorni avvengono traumi storici, anche se si presentano in nuove forme come i forti cambiamenti
avvenuti nell’Irlanda un tempo cattolica oppure i vari traumi della postmodernità. La stessa
rivoluzione liberale della modernità filosofica e politica deve essere valutata come un grande
trauma storico. Il tema di quest’anno è quindi di grande interesse, se perfino Giovannino
Guareschi verrà interpellato dai relatori a proposito dei drammi italiani del dopoguerra.
Il titolo però non accenna solo ai traumi storici, ma anche alla speranza operosa che deve
continuare oltre e nonostante i traumi storici. La relazione di chiusura, che sarà tenuta del prof.
Giovanni Turco a cui si deve il coordinamento dei lavori dell’Università Estiva, è infatti dedicata a
“le radici ontologiche della speranza”.

Qui la locandina con il programma e le modalità di partecipazione. Tutti sono invitati.

 

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