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Messa In Latino (MIL): il blog rimosso senza motivazioni

censura osservatorio cardinale van thuĂąn stefano fontana Jul 14, 2025

Ha giustamente suscitato scalpore, indignazione e preoccupazione la rimozione/soppressione del blog Messa In Latino(MIL) da parte di Blogger, di proprietà Google. Come rivelato dal direttore di MIL, Luigi Casalini, nei giorni scorsi, di punto in bianco, l’usuale homepage del sito è stata sostituita dalla comunicazione dell’avvenuta rimozione del blog in quanto ritenuto contrario alla (non meglio specificata) policy aziendale. Come ha fatto notare Casalini, non si è trattato di una sospensione, ma di una rimozione/soppressione: un patrimonio immenso di informazioni e contenuti non esiste più e una voce del dibattito pubblico è stata spenta. Ciò senza aver dato una motivazione se non quella – come detto sopra – di aver contraddetto la policy aziendale per l’uso di “hate speach”, o espressioni di odio.

Messa In Latino è un blog che si occupa di dottrina della Chiesa e, in particolare, di liturgia. Nella sua storia si è sempre collocato a favore della Messa celebrata secondo il Vetus ordo, e durante il pontificato di Francesco ha criticato le disposizioni da lui stabilite con il motu proprio Traditionis custodes (16 luglio 2021) che limitava drasticamente le aperture disposte in precedenza da Benedetto XVI con il motu proprio Summorum pontificum (7 luglio 2007). Nei giorni precedenti era uscito per i tipi di Fede & Cultura un libro in cui il direttore di MIL intervista l’esperto liturgista mons. Nicola Bux sul tema del giorno: l’emergere di documenti che provano come Francesco avesse distorto la verità sulla presunta preoccupazione dei vescovi sulla messa in latino. Il libro, dal titolo “La liturgia non è uno spettacolo. Il questionario ai vescovi sul rito antico arma di distruzione di Messa?”, riprende e riflette sullo scoop della vaticanista Diane Montagna secondo cui Francesco avrebbe mentito, sostenendo che dall’inchiesta vaticana rivolta ai vescovi sarebbero emerse gravi preoccupazioni sul Vetus ordo, il che lo avrebbe indotto a pubblicare Traditionis custodes. Casalini cita questa cosa cercando nelle recenti attività di Messa In Latino cosa abbia potuto fare da appiglio alla grave misura. Il blog Messa in latino in tutti questi anni ha svolto un ruolo di documentazione approfondito e nessuna delle informazioni su eventi vaticani qui pubblicate sono mai state smentite, e le sue anticipazioni di eventi sono state sempre confermate. Si tratta di un blog che non ha mai nascosto il proprio orientamento di pensiero e che per la chiarezza del dibattito pubblico su temi importanti è una voce autorevole e apprezzata anche da chi la pensa in modo diverso.

La soppressione è un fatto grave, nel suo contenuto e anche nella sua forma, essendo avvenuta come puro atto di imperio che ripristina in grande stile la sua censua ideologica, peraltro in un mondo di democrazia liberale in cui la mercificazione delle informazioni e la mancanza di criteri etici sono all'ordine del giorno. Unaa policy aziendale può avere il suo senso, ma le cose si complicano quando l'azienda svolge un servizio in qualità di piattaforma pubblica: in questo caso i criteri di tale policy devono essere chiari, giusti ed esenti da abusi, nello stesso tempo devono garantire con uguale chiarezza la possibilità delle legittime contestazioni a tutela dei diritti degli utenti e del bene sociale. Per quanto riguarda l'abusato motivo della presenza di "hate speech", quali siano le parole e i discorsi da considerarsi "di odio", in una morale pubblica ormai completamente babelica, è cosa molto incerta e facilmente strumentalizzabile da visioni e interesse di parte. Capita così che a stabilire quando una parola debba essere considerata tale è il potere di fatto, sia esso operante tramite l'economia, la politica o la nuova tecnologia dell'informazione. Qualcosa pubblicato da Messa In Latino ha dato fastidio a qualcuno, o forse si è preso lo spunto da qualcosa per cancellare un intero blog molto comodo e controcorrente.

Risulta dalle stesse comunicazioni ufficiali del blog soppresso che hanno avuto inizio e troveranno successivo sviluppo nei prossimi giorni iniziative di diffida e di contestazione legale di quanto è avvenuto. Il nostro Osservatorio esprime la propria solidarietà al blog ingiustamente colpito e a quanti l'hanno inventato e vi lavorano, e si augura che i motivi di giustizia finiscano per prevalere e possa riprendere la propria attività.

Stefano Fontana

(Foto tratta da MIL, rielaborazione personale)

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