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VACCINAZIONI E COSTITUZIONE

fulvio di blasi silvana de mari Nov 24, 2022

di Silvana De Mari

Mentre Mario Giordano mostra a Fuori dal coro la follia della discriminazione dei medici non inoculati, vale la pena di leggere un testo imponente in tema di obbligo vaccinale Covid-19 e diritti costituzionali,  Vaccinazioni COVID-19 e Costituzione: Evidenza scientifica e analisi etico giuridica, curato da Fulvio Di Blasi – già autore di due testi sul tema, La morte del Phronimos: Fede e verità sui vaccini anti Covid (2021) e Vaccino come atto di amore? Epistemologia della scelta etica in tempi di pandemia (2022) – e contiene contributi di ben quindici studiosi che durante la pandemia si sono dedicati in modo specialistico all’analisi delle questioni circondanti i cosiddetti “vaccini” messi in commercio per contrastare il Covid-19.

Tutte le leggi sono state calpestate. È arrivato un bizzarro virus fabbricato in laboratorio perché qualcuno non  sapeva come passare il tempo  e scappato da un laboratorio perché qualcuno si è distratto, e grazie a questa serie di sfortunati eventi arriva una pandemia che, benché curabile con aspirina, azitromicina, idrossiclorochina e poco altro, viene dichiarata incurabile, inguaribile, invincibile, ingestibile.

Il terrore è stato creato mediante una spettacolare manipolazione di massa basata sull’ effetto Bergamo, sui primi piani di pazienti intubati, conta die morti sbagliata e ripetuta ossessivamente ogni ora su virologi televisivi e influencer le cui voci stridule hanno sommerso le parole dei veri esperti, dei vari grandi medici.

Dato quanto sopra, si è parlato di emergenza, e con questa parola  sono scavalcate le regole create per proteggere il popolo e sono buttati sul mercato, anzi imposti, sieri messi sotti segreto militare come i loro contratti di acquisto. Tutta la società è stata militarizzata.

Le leggi sono create per proteggere i deboli. Il libro parla di medicina e di legge, scritto da medici, avvocati, costituzionalisti e magistrati e avvocati  perché è necessario un approccio interdisciplinare all’oggetto di studio, esperti di tante discipline come la medicina, il diritto, la biologia, la statistica, l’epidemiologia e l’etica e presenta un materiale maturato nel corso di diversi convegni tenutisi quest’anno grazie all’impulso di organizzazioni culturali, tra cui, specialmente, il Coordinamento 15 Ottobre e l’Associazione Trilly APS, e fonde , le scienze mediche in senso lato e la scienza etica e giuridica (essenziale, ad esempio, per le leggi, i procedimenti autorizzativi, i diritti fondamentali, il consenso informato, l’etica della sperimentazione e i conflitti di interesse, per fornire una risposta definitiva al quesito dell’obbligo vaccinale che sarà il 30 novembre discussa in  Corte costituzionale, per esaminare vari profili di legittimità dell’obbligo vaccinale sollevati da tante ordinanze di rinvio di giudici civili e amministrativi.

Il testo discute sulla legittimità della parola vaccino usata per questi farmaci genici, la cui bontà ed efficacia è diventata un dogma religioso mentre i bambini non possono più correre per le miocarditi, e si moltiplicano malori improvvisi e patologie invalidanti. Il motivo, come emerge bene dal libro, è anche e soprattutto giuridico perché ci sono norme nazionali e internazionali, inderogabili perfino in emergenza, che vietano l’obbligo nel caso di farmaci sperimentali e richiedono sempre il consenso libero e informato.

Un’inchiesta sarebbe necessaria anche solo su questo aspetto della follia pandemica cui abbiamo assistito. Questo libro è stato scelto come vessillo dell’Onda consapevole, un’iniziativa di quelle stesse organizzazioni che avevano promosso i convegni da cui è nato e che si propone in questo mese di novembre (simbolico per la prossima decisione della Corte costituzionale) di riportare la scienza alle istituzioni.

Tutti gli autori del testo stanno attualmente presentando i risultati delle loro ricerche in decine di convegni che si susseguono giornalmente in sedi istituzionali e accademiche di tante città italiane. In più, i promotori dell’iniziativa stanno simbolicamente donando copie del libro alle autorità, soprattutto giudiziarie ma anche politiche e religiose, dei maggiori distretti d’Italia. Questa iniziativa è una manifestazione di una società che si è alzata in piedi e sta imparando a battersi. Il libro è purtroppo indispensabile.

La propaganda Conte Speranza ha riempito le coscienze e le menti. La classe medica è stata sia vittima, non incolpevole, che complice e ora rifiuta di vedere la verità, con una cecità cognitiva totale. C’è la fine dell’emergenza, nel senso che da quando è entrata in scena l’Omicron è uscita di scena qualsiasi parvenza di emergenza sanitaria poiché è interamente cambiato il quadro epidemiologico (Bizzarri, Donzelli, Di Palmo).

C’è l’efficacia divenuta addirittura negativa dei “vaccini”, che conduce al paradosso che spesso il rimedio usato è stato peggiore della malattia da contrastare (Bizzarri, Donzelli, Di Palmo, Teodori, Gandini). C’è l’esagerazione della letalità – e degli aspetti epidemiologici, in genere – della malattia (Gandini).

C’è l’errore imperdonabile e gravissimo di avere osteggiato le cure domiciliari precoci e i medici che cercavano realmente di visitare e curare i pazienti (Bizzarri). C’è il dramma crescente – ancora tristemente e colpevolmente ignorato dalle istituzioni e dall’informazione mainstream – degli effetti avversi (Bizzarri, Donzelli, Di Palmo, Teodori, Gandini): un dramma che dipende anche dalle analisi carenti e/o assenti fatte prima dell’immissione in commercio (Formica).

C’è l’errore di aver trascurato gli aspetti sindemici e complessi della pandemia (Gandini, Formica), alla radice non solo di tanti effetti avversi ma anche di danni enormi al sistema sanitario che non avrebbe dovuto combattere soltanto il Covid ma anche – e spesso di più – altre malattie e inefficienze. C’è la mancanza di attenzione per la medicina personalizzata (Formica, Teodori, Gandini).

C’è l’assurda sottovalutazione dell’immunità naturale (Bizzarri, Donzelli). C’è l’irrazionalità delle vaccinazioni pediatriche con questi farmaci sperimentali, non solo inutili per bambini ma gravemente dannosi e pericolosi (Teodori, Gandini). Sotto questo aspetto, così importante, i contributi di Teodori e Gandini sono assolutamente da leggere da parte di qualsiasi genitore che abbia sul serio a cuore la salute dei figli, soprattutto se molto impegnati nello sport.

C’è poi il fenomeno crescente e così drammatico delle morti improvvise e dell’aumento esponenziale della mortalità generale consequenziale all’avvento sul mercato di questi farmaci (Teodori, Donzelli, Di Palmo). Con riguardo al carattere sperimentale, sono degne di nota le analisi degli errori del Consiglio di stato sul procedimento accelerato di valutazione di questi “vaccini” detto fast track o partial overlap, degli aspetti realmente conosciuti e sconosciuti di essi al momento dell’immissione in commercio, dei presupposti delle approvazioni emergenziali o condizionate, degli esatti parametri di efficacia valutati dalle agenzie regolatrici (Di Blasi) e degli usi off-label delle quarte dosi e delle somministrazioni eterologhe (Cenci).

Rispetto all’impatto delle campagne vaccinali sui diritti della persona, il libro analizza i comportamenti dei giudici durante la pandemia, inizialmente molto restii a prendere in considerazione le violazioni dei princìpi costituzionali e successivamente più inclini a sollevare le questioni di costituzionalità che adesso porteranno alla decisione del 30 novembre. I giuristi del libro si concentrano particolarmente: sui rischi reali del prossimo pronunciamento della Corte costituzionale che, ad esempio, indipendentemente dall’obbligo vaccinale per il Covid, potrebbe sovvertire il rapporto tradizionale tra diritti della persona e salute pubblica (Iannello); sui criteri di bilanciamento tra i diversi valori costituzionali della persona che non possono tutti essere subordinati, come fosse un diritto tiranno, alla salute (Trabucco, Locatelli, Chiavegatti); sui criteri di costituzionalità dell’obbligo vaccinale, come la necessità, la proporzionalità, il bilanciamento, la giustizialità, la temporaneità, la priorità del diritto individuale alla salute, la solidarietà (Iannello, Capolupo, Chiavegatti); e sulle tante e indebite violazioni del diritto al lavoro e del principio di eguaglianza e non discriminazione (Trabucco, Locatelli, Chiavegatti).

Consiglio a tutti i medici discriminati di regalare una copia del libro ai loro direttori sanitari. E, ovviamente, ai Presidenti degli ordini dei medici.

 

 

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